La Costa Adriatica del Salento: le dieci spiagge più belle

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(Pixabay)

Scopriamo la Costa Adriatica del Salento: quali sono le sue dieci spiagge più belle della parte orientale del Tacco d’Italia, una delle destinazioni estive preferite.

Il Salento è una delle mete preferite da decine di migliaia di italiani, ma non solo. Le sue bellissime spiagge lasciano l’imbarazzo della scelta. Infatti, si passa da scogliere molto alte con fondali profondi a dune di sabbia finissima. Approdi suggestivi e ricchi di fascino si trovano su tutta la costa adriatica, partendo da Leuca per arrivare a Ostuni, il più settentrionale comune del Salento.

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Il fascino del Salento: il ponte del Ciolo

Il ponte del Ciolo (Pixabay)

Risalendo da Capo Santa Maria di Leuca, nel comune di Gagliano del Capo, troviamo uno dei posti più suggestivi del Salento: l’insenatura del Ciolo col ponte sovrastante. Il nome deriva dalle gazze ladre che abitavano il canalone e che nel dialetto locale vengono appunto chiamate ‘ciole’. Immerso nella macchia mediterranea, il Ciolo è del tutto simile a un canyon, con suggestivi percorsi di trekking che terminano nella piccola spiaggia ghiaiosa. I più audaci si tuffano dal ponte, posto a 40 metri di altezza sul livello del mare, ma la zona è adatta anche per chi voglia cimentarsi nella pesca subacquea. In prossimità della piccola spiaggia, si può ammirare la bellissima “Grotta del Ciolo”, accessibile solo via mare.

Salento da esplorare: il Canale del Rio a Corsano

Risalendo un po’ più a Nord troviamo litorale corsanese, che si estende per circa 4 km, con una scogliera alta e rocciosa. Il punto più alto è Torre Specchia Grande, una delle tante torri di protezione fatte costruire da Carlo V nel Cinquecento, a 127 metri sul livello del mare. Le sue marine si chiamano Scalamasciu, Funnuvojere, Scala Preula, Guardiola. In quest’ultima località si trova la Torre del Ricco o Torre Carlo V o ancora Torre del Rio, che sovrasta l’omonimo Canale. Il mare è qui accessibile attraverso un sentiero che conduce al mare, adatto anche ai bambini. Un altro percorso di trekking conduce al Giardino del Diavolo, ma qui le acque sono già più impervie. L’intera scogliera può essere anche raggiunta via mare, partendo dal porticciolo di Novaglie.

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Le spiagge di Otranto, la ‘Porta d’Oriente’ del Salento

Da Gagliano del Capo a Otranto, lungo la costa salentina, corre la passeggiata panoramica più bella d’Italia. Le scogliere alte si fanno via via più agevoli man mano che si giunge alla ‘Porta d’Oriente’ e alle sue affascinanti spiagge. Nella nostra visita Otranto, sicuramente da vedere sono la Baia dei Turchi, nella zona dei Laghi Alimini e Porto Badisco.

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Porto Badisco

Porto Badisco è una caletta che si affaccia sulle acque del Mar Adriatico meridionale, andando da Santa Cesarea Terme verso Otranto. Qui le rocce e la macchia mediterranea cingono uno specchio d’acqua limpido e azzurro. Tradizione vuole che Virgilio abbia dedicato a Porto Badisco alcuni versi dell’Eneide: “Dove due rocce spumeggiano d’acqua salata, mentre il porto rimane nascosto“. Qui infatti, secondo la leggenda, sbarcò Enea dopo la fuga da Troia. Il racconto epico di Virgilio, in realtà, sembra descrivere una località molto più popolata. Ovviamente non si può visitare Otranto senza recarsi a Punta Palascia, che rappresenta il punto più a est della Penisola e che si trova nella Baia dell’Orte con vista sul Canale d’Otranto. Qui c’è anche il suggestivo laghetto di bauxite.

Baia dei Turchi

La Baia dei Turchi (foto pubblico dominio)

La Baia dei Turchi – con mare trasparente e turchese e fondale basso – è una lunga spiaggia di sabbia bianca, alle spalle della quale sorge subito la roccia calcarea interamente ricoperta di vegetazione mediterranea. Si trova nell’oasi dei Laghi Alimini e secondo quanto ci narra la storia deve il suo nome all’invasione dei Turchi che sbarcarono qui durante l’assedio di Otranto nel XV secolo, facendo poi razzie e stragi in tutto il territorio circostante. Inserita tra i primi 100 luoghi da salvare dal Fondo per l’Ambiente Italiano, ormai dieci anni fa, la Baia dei Turchi è stata al centro di una lunga querelle riguardante la costruzione di uno stabilimento balneare, finita davanti ai giudici.

Frassanito

Sempre nel territorio di Otranto troviamo Frassanito, una spiaggia che vanta la Bandiera Blu e ben 5 Vele Legambiente. All’interno di una pineta secolare, è presente un campeggio frequentatissimo nella stagione estiva. La baia è costeggiata da dune di sabbia ed è sicuramente uno dei luoghi ideali per praticamente sport acquatici, in particolare kite surf e windsurf. La spiaggia ha una sabbia finissima e caratteristica, mentre il fondale è di sabbia mista a rocce piatte. Per chi ama l’attività subacquea, infine, sui fondali più alti sono presenti le testimonianze del passato, con relitti e referti archeologici.

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Meraviglie del Salento: le spiagge di Melendugno

Risalendo ancora più a Nord, infine, nel territorio comunale di Melendugno troviamo San Foca, Torre Sant’Andrea e Torre dell’Orso. Torre Sant’Andrea è sicuramente un posto speciale, caratterizzato dai faraglioni, formati da falesia bianca, archi, grotte e piscine naturali che si aprono nel mare turchese e azzurro. Nato come un villaggio di pescatori, San Foca è invece oggi una delle località più rinomate della Costa Adriatica salentina, con le sue insenature sabbiose e i suoi particolarissimi scogli.

Le spiagge di Torre dell’Orso

(Emanuele Petrachi, CC-BY-SA-3.0)

Merita un discorso a parte Torre dell’Orso, che con la pineta sullo sfondo e un mare cristallino davanti è un luogo magico è sicuramente la meta preferita di chi sceglie di passare le proprie vacanze nelle marine di Melendugno. La sabbia è finissima e tutta la costa è punteggiata di stabilimenti balneari o spiagge libere dove potersi godere il sole. La limpidezza del suo mare gli ha assicurato la Bandiera Blu d’Europa da moltissimi anni a questa parte. La spiaggia è dominata da una torre, che dà il nome alla località, e che come in molti altri casi serviva da protezione contro gli attacchi nemici, mentre nella parte sud della spiaggia, a poca distanza dalla riva, troviamo due faraglioni denominati le Due Sorelle.

La Grotta della Poesia

La Grotta della Poesia (Lino M, CC-BY-SA-2.0)

Sempre nel Melendugno, in località Roca Vecchia, si trovano le Grotte della Poesia, grotte carsiche cui sono crollati i tetti creando la suggestiva forma ad anello. Ne sono nati così dei piccoli laghetti di acqua cristallina, che sono distanti qualche decina di metri dal mare aperto, e che sono di fatto due vere e proprie piscine naturali. La prima, più grande e vicina al mare, è di forma ellittica, è lunga circa 30 metri e larga 18, e dista una trentina di metri dalla riva. Riceve l’acqua dal mare attraverso un canale che passa sotto la roccia e che può essere attraversato a nuoto o con una piccola imbarcazione. La seconda grotta, più piccola, si trova a circa sessanta metri dalla principale e ad altrettanta distanza dalla costa. Questa grotta più piccola è lunga circa 15 metri e larga 9. In estate, Roca Vecchia e le sue grotte sono meta turistica molto ambita. La zona è conosciuta anche con il nome di grotte Posia, dal greco “sorgente di acqua dolce“, poi nel linguaggio comune diventato Poesia.

Le spiagge delle marine leccesi

Lecce può contare su sei marine, la più vicina delle quali è San Cataldo e dista 10 km circa dal capoluogo salentino. La località è conosciuta anche per la Riserva Naturale delle Cesine. A cinque km troviamo Frigole, con la sua spiaggia di sabbia finissima. Troviamo poi Torre Chianca, detta anche Torricella, che prende il nome dalla torre costruita per difendersi dai Saraceni, e ancora Spiaggiabella, con una spiaggia sabbiosa, ed un mare cristallino, all’interno del Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio. Quindi ci sono Torre Rinalda e infine Casalabate.

Le marine leccesi: Casalabate

Quest’ultima località, in realtà, da qualche anno è passata sotto la giurisdizione di Squinzano e Trepuzzi, due comuni del Nord Salento. Si tratta di un piccolo borgo di pescatori e stabilimenti balneari, che però negli anni si è saputo conquistare uno spazio anche nel turismo di massa. Il lungo litorale è diviso almeno in due parti: a Nord, praticamente al confine con la provincia di Brindisi, troviamo una zona di bassa scogliera che parte dalla “Casa dell’Abate” e giunge a Torre Specchiolla, per poi diventare successivamente una spiaggia di sabbia finissima. Nella parte sud, l’abusivismo edilizio ha compromesso la marina, che ora però sta provando a ripartire. Nel territorio troviamo infine l’Abbazia di Santa Maria a Cerrate, un significativo esempio di luogo di culto in stile romanico.

Spiagge del Nord Salento: Torre Guaceto

Torre Guaceto (Stefano Trezzi, CC-BY-SA-3.0)

In provincia di Brindisi, sono sicuramente da visitare le spiagge del litorale di Carovigno, vale a dire Torre Guaceto e Punta Penna Grossa. Queste si trovano all’interno di una riserva naturale e più volte sono state premiate con la bandiera blu. Più volte, nel corso degli anni Settanta e Ottanta, la zona è stata oggetto di tentativi di speculazione edilizia, ma alla fine – grazie all’impegno soprattutto del WWF – si  è riusciti a conservare intatto quel tratto di costa e a farne anche una riserva naturale statale. Per questo, Torre Guaceto è a oggi uno dei paradisi incontaminati del Nord Salento.

Ostuni e le sue spiagge: la Costa Merlata

Ultima tappa del viaggio alla scoperta delle spiagge più belle della Costa Adriatica è Ostuni, con una costa estesa per 20 chilometri in un susseguirsi di baie tra frastagliate scogliere. Il tutto circondato dal verde della macchia mediterranea.  Tappa obbligatoria sono le spiagge di Rosa Marina, Torre Guaceto e Torre Pozzelle, ma non solo. Una delle spiagge più belle della Regina degli Ulivi, altro nome con il quale è conosciuta Ostuni, è il Pilone. Particolarmente interessante è la Costa Merlata, con le sue particolari calette sabbiose. La zona si è sviluppata ed è meta turistica con numerosi villaggi per vacanze e centri residenziali. Detta anche spiaggia della Darsena, è un’ampia spiaggia di sabbia particolarmente adatta ai bambini. Se ci spostiamo più a sud, vi è una caletta di roccia a picco sul mare: non mancano anche in questo caso gli audaci che provano spettacolari tuffi.

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A cura di Gabriele Mastroleo

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