Luca Sacchi, nuovi dubbi: “Prima i colpi di bastone, poi lo sparo”

Luca Sacchi, nuovi dubbi mentre l’autopsia sembra confermare l’aggressione e l’esecuzione: “Prima i colpi di bastone, poi lo sparo”.

Omicidio Luca Sacchi assassini
Omicidio Luca Sacchi chi sono gli assassini FOTO viagginews

Emergono in queste ore nuovi dettagli sul delitto di Luca Sacchi, avvenuto giovedì sera a Roma. Per l’omicidio sono stati arrestati Valerio Del Grosso e Paolo Pirino. Ma sono diversi gli aspetti che non tornano. Il primo punto, che ormai sembra evidente, è che non si è trattato di una rapina e l’omicidio nasconde aspetti tutti da chiarire. Molto si è parlato rispetto a un delitto legato alla droga, ma l’autopsia ha smentito l’utilizzo di sostanze stupefacenti.

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I dubbi sulla morte di Luca Sacchi

Più complessa poi la posizione della fidanzata del giovane. Nel suo zainetto, sarebbero stati trovati 35mila euro e non è chiaro se fossero suoi e a cosa servissero. Ieri la famiglia, in conferenza stampa, ha detto la sua su quella che è la posizione di Anastasiya Kylemnyk, “coinvolta nella vicenda in quanto persona offesa”. Il papà di Luca Sacchi, Alfonso, ha parlato del figlio come di “una persona stupenda”. Non è invece chiara la posizione di un amico del giovane ucciso, ma non solo.

Intanto dall’autopsia emergono particolari che sembrano confermare come dietro al decesso del giovane ci sia qualcosa di simile a un’esecuzione. Luca Sacchi, infatti, prima è stato colpito con una mazza, quindi giustiziato con un colpo alla nuca. Tutto questo è durato pochi attimi e un testimone sostiene che in quel momento il ragazzo non fosse in compagnia della fidanzata. Con lui c’era l’amico Giovanni Princi, che ha precedenti per droga. La ragazza sarebbe stata addirittura nel bagno del pub e sarebbe arrivata solo a tragedia avvenuta. Col passare dei giorni, dunque, e con l’emergere di nuove testimonianze, il quadro sembra sempre più distorto e meno chiaro.

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