Ciaspolata sui Monti della Laga tra Lazio, Marche e Abruzzo

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Monti della Laga visti da Amatrice, da sinistra Pizzo di Sevo, Cima Lepri e monte Gorzano (Foto pubblico dominio da Wikipedia)

Ciaspolata sui Monti della Laga tra Lazio, Marche e Abruzzo, nei dintorni di Amatrice.

Se volete fare qualcosa di veramente concreto per aiutare i terremotati del Centro Italia, colpiti dalle terribili scosse del 2016 nelle zone di confine tra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo visitate i loro territori meravigliosi, ricchi di bellezze naturali, storico-artistiche, con paesaggi mozzafiato e cittadine e borghi che stanno facendo di tutto per risollevarsi dalle terribili conseguenze del sisma.

Nelle zone di montagna sono stati riaperti sentieri e impianti sciistici che erano stati chiusi a causa del terremoto. Hanno ripreso la loro attività ristoranti, alberghi, b&b, che pur tra mille difficoltà continuano ad offrire un ottimo servizio, tra specialità locali e l’accoglienza familiare tipica di questi luoghi.

Ciaspolata sui Monti della Laga

I Monti della Laga sono un gruppo montuoso dell’Appennino Centrale e il loro territorio è compreso all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

La catena montuosa ha una lunghezza complessiva di 24 km e sorge sul confine tra l’Abruzzo settentrionale, il Lazio e le Marche ed è inclusa nelle province di L’Aquila, Teramo, Rieti e Ascoli Piceno. A nord è divisa dai Monti Sibillini dalla Valle del Tronto, percorsa dalla via Salaria, mentre a sud è separata dalla Catena del Gran Sasso dalla stretta valle del fiume Vomano, attraversata dalla Statale 80 (un tempo era percorsa da un ramo dell’antica Via Cecilia), che a monte porta al Lago di Campotosto e culmina con il Passo delle Capannelle. Poco più a nord del Lago di Campotosto si trova Amatrice, nell’estremità settentrionale del Lazio, al confine con Abruzzo, Marche e Umbria. Sulla conca di Amatrice di affacciano le montagne più alte del Lazio, appartenenti alla catena dei Monti della Laga: Pizzo di Sevo (2419 m), Cima Lepri (2445 m) e Monte Gorzano (2458 m).

Queste sono le zone colpite dal terremoto – o meglio i terremoti – del 2016, con il primo epicentro proprio nella zona di Amatrice. Luoghi di grande pregio paesaggistico, feriti dal sisma, ma che hanno mantenuto la loro bellezza e che meritano sempre di essere visitati, a maggior ragione dopo il terremoto, per dare un contributo alla ripartenza dell’economia locale.

Oltre alle passeggiate e alle escursioni in primavera estate, da non perdere in questa stagione sono le ciaspolate lungo i sentieri e attraverso i boschi innevati, proprio sui Monti della Laga.

Il Club Alpino Italiano (CAI) di Amatrice organizza escursioni alla scoperta dei paesaggi montani intorno alla cittadina, con tappa nelle strutture ricettive locali, alberghi e ristoranti.

Per le ciaspolate sui Monti della Laga sono disponibili diversi itinerari. Quello classico parte dalla strada che sale dalla “villa” di Sant’Angelo al terrazzo naturale delle Macchie Piane. La si percorre in auto finché non è sbarrata dalla neve, poi si continua a piedi, fino ad arrivare su un pendio che offre una vista mozzafiato. Altri percorsi da non perdere sono: quello che dalla “villa” di Capricchia arriva alla faggeta di Selva Grande, e quello che dalla strada Amatrice-Campotosto sale fino al Monte Cardito, una cima che offre un panorama meraviglioso sul Lago di Campotosto e sul paesaggio montano tutto intorno.

Non c’è solo Amatrice, escursioni con le ciaspole si possono fare anche sulle montagne innevate intorno ad Arquata del Tronto, raggiungibili grazie alla riapertura della maggior parte delle strade montane che erano state chiuse per il terremoto. Da non perdere in zona, anche se non siamo più sui Monti della Laga, ma sui vicini Monti Sibillini sono le escursioni sugli altopiani innevati di Forca di Presta, al confine con l’Umbria, ai piedi dell’imponente Monte Vettore.

Poco lontano da qui, più a nord, troviamo Castelluccio di Norcia, il borgo più alto dell’Umbria, a 1.452 metri sul mare. Anche Castelluccio è stato devastato dal terremoto, soprattutto dalla scossa di ottobre 2016, che ha avuto il suo epicentro nelle vicinanze, ma le attività ricettive hanno riaperto e la straordinarietà del paesaggio, dalla Piana ai Monti Sibillini, rincuora e offre speranza per un futuro di rinascita.

In queste zone, oltre alle escursioni sulla neve con le ciaspole, si può praticare lo sci alpino e di fondo, negli impianti dei comuni di Sarnano e Ussita, nelle Marche, sui Monti Sibillini, ma anche sui Monti della Laga, al confine che Marche e Abruzzo. Qui trovate gli impianti sciistici del Monte Piselli, sul versante settentrionale della Montagna dei Fiori, tra le Province di Ascoli Piceno e Teramo  a circa 20 km dalla città di Ascoli Piceno. La stazione sciistica si trova in località San Giacomo del comune teramano di Valle Castellana e dispone di due impianti di risalita, di cinque piste di discesa, oltre ad una seggiovia, due tapis roulant e un nuovo campo scuola, dotato anch’esso di tapis roulant.

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A cura di Valeria Bellagamba

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