Zona rossa in Alto Adige: aumentano i Comuni con chiusure e coprifuoco

Zona rossa in Alto Adige: aumentano i Comuni con chiusure e coprifuoco. Le ultime notizie, tutto quello che bisogna sapere.

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Zona rossa in Alto Adige: aumentano i Comuni con chiusure e coprifuoco (Selva di Valgardena. Adobe Stock)

I contagi non si fermano in Alto Adige e nonostante la Provincia Autonoma di Bolzano non passerà in zona gialla la prossima settimana, aumentano i Comuni che entrano in zona rossa. Lo hanno deciso le autorità locali, in base all’incidenza dei contagi e al basso numero di vaccinati.

Già dallo scorso 24 novembre erano 20 i Comuni altoatesini entrati in zona rossa. A questi se ne aggiungeranno altri 16 da lunedì prossimo. Ecco tutto quello che bisogna sapere.

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Zona rossa in Alto Adige: aumentano i Comuni con chiusure e coprifuoco

Con un’incidenza settimanale dei contagi di 458,9 casi per 100mila abitanti, occupazione dei posti letto in area medica al 16,2% e quella delle terapie intensive sulla soglia limite del 10%, la Provincia Autonoma di Bolzano non dovrebbe entrare ancora in zona gialla nazionale la prossima settimana. Manca ancora l’ordinanza del Ministro della Salute.

A livello locale, tuttavia, aumentano i Comuni in zona rossa, che passano da 20 a 36, con 16 nuovi entrati. Una decisione raccomandata dalle autorità sanitarie dell’Alto Adige a fronte del rapido aumento dei contagi e di una popolazione ancora scarsamente vaccinata. Nonostante la corsa al vaccino di molti negli ultimi giorni, specialmente con l’introduzione del lockdown nella vicina Austria.

Pertanto, nella notte tra domenica 28 e lunedì 29 novembre, allo scattare della mezzanotte, altri 16 Comuni della Provincia di Bolzano diventeranno “rossi”, come stabilisce la nuova ordinanza firmata dal presidente della provincia Arno Kompatscher.

Il passaggio alla zona rossa comporterà: l’introduzione del coprifuoco dalle 20.00 alle 5.00 del mattino, la chiusura anticipata alle 18.00 di bar e ristoranti, la chiusura completa di cinema e teatri e la sospensione di tutti gli eventi pubblici. Compresi, dunque, anche i mercatini di Natale.

I Comuni con la maggiore incidenza settimanale di contagi, pochi vaccinati e molti positivi, a cui si applicheranno le restrizioni della zona rossa sono: Monguelfo-Tesido, Villandro, Prato allo Stelvio, Laces, Lasa, Tirolo, Campo Tures, Selva dei Molini, Perca, San Martino in Passiria, Selva di Valgardena, Fiè allo Sciliar, Valle Aurina, Cermes, Gais e Malles.

Gli altri Comuni che erano già in zona rossa sono: Rodengo, San Pancrazio, Caines, Vandoies, Ultimo, Martello, Castelbello Ciardes, Naz-Sciaves, Senales, Plaus, Castelrotto, Marlengo, Laion, Postal, Ortisei, Moso in Passiria, Funes, Santa Cristina Valgardena, Rasun Anterselva e Rio di Pusteria.

Inoltre, in tutta la Provincia di Bolzano sono chiuse le discoteche ed è tornato l’obbligo di indossare la mascherina chirurgica all’aperto, mentre sui mezzi di trasporto pubblico è obbligatorio indossare la mascherina Ffp2.

Il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ha sollecitato la vaccinazione della popolazione. In Alto Adige il tasso di vaccinazione è uno dei più bassi d’Italia, con il 17,3% della popolazione che non ha ricevuto alcuna dose di vaccino.

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Ortisei, Val Gardena, Alto Adige (iStock)
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