Governo: ancora discoteche chiuse e mascherine all’aperto

Governo: ancora discoteche chiuse e mascherine all’aperto. Le ultime novità sulle misure anti-Covid.

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Governo: ancora discoteche chiuse e mascherine all’aperto (Roma, Piazza di Spagna. Foto di Gabriella Clare Marino su Unsplash)

In arrivo dal governo le nuove regole sull’apertura delle discoteche, l’obbligo di mascherine all’aperto e durata del Green pass per chi ha fatto la terza dose di vaccino. Misure necessarie, viste le scadenze di questi giorni.

Nel pomeriggio di lunedì 31 gennaio si è riunito il Consiglio dei Ministri per decidere i nuovi provvedimenti di prevenzione anti-Covid. Ecco cosa ha deciso il governo.

Ancora discoteche chiuse e mascherine all’aperto

Mancano ancora i provvedimenti ufficiali ma da sicure indiscrezioni, che vengono da fonti di governo e riportate dalla stampa, è stata decisa la proroga della chiusura delle discoteche e dell’obbligo di mascherine protettive all’aperto.

Le discoteche e sale da ballo erano state chiuse a Natale, con il decreto festività che aveva cancellato anche i concerti e le grandi feste all’aperto, per evitare pericolosi assembramenti. La chiusura era stata disposta fino al 31 gennaio 2022. Ora, nell’ultimo giorno utile, e con comprensibile disappunto dei gestori dei locali, il governo ha deciso di prorogare la chiusura per altri 10 giorni. Come si apprende dall’Ansa. Se questa misura sarà confermata, nonostante i disagi, le discoteche potranno riaprire per San Valentino e saranno aperte anche a Carnevale.

Sempre per altri 10 giorni è stato prorogato l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto, anche in zona bianca. Altri obbligo che era stato introdotto con il decreto festività.

Questi provvedimenti che sarebbero scaduti oggi, 31 gennaio, sono stati prorogati con ordinanza. Un nuovo decreto legge, per la copertura normativa delle proroghe, sarà approvato mercoledì 2 febbraio, quando il Consiglio dei Ministri si riunirà di nuovo.

Nella prossima riunione sarà presa anche la decisione sull’annunciata proroga della durata di validità del Green pass per chi ha la terza dose di vaccino, e rischia di vedersi scadere il certificato verde che dal 1° febbraio avrà la durata di 6 mesi. Persone fragili, over 80 e sanitari, infatti, hanno ricevuto la terza dose tra fine settembre e ottobre. Secondo le anticipazioni circolate nei giorni scorsi, il Green pass con terza dose di vaccino dovrebbe avere durata illimitata (salvo modifiche future e la eventuale necessità di una quarta dose).

Con le prossime misure, il governo semplificherà anche il complesso sistema delle quarantene a scuola. Tutto rimandato al prossimo Cdm. Oggi sono state solo prorogate le misure in scadenza.

Cosa cambia da martedì 1° febbraio

Il 1° febbraio, dunque, le discoteche e sale da ballo non riapriranno. La proroga della chiusura era annunciata, anche se alcuni gestori ci avevano sperato. Si dovranno ancora indossare le mascherine all’aperto, in tutta Italia.

Mentre chi arriva in Italia dai Paesi dell’Unione Europea non sarà più obbligato a presentare un tampone negativo, effettuato prima della partenza. L’obbligo, in scadenza al 31 gennaio, era stato già rimosso con l’ordinanza che il ministro della Salute aveva firmato nei giorni scorsi. L’Italia si è adeguata alla nuova disposizione UE che raccomanda gli Stati membri di richiedere solo il Green pass ai viaggiatori europei e non più i tamponi negativi anche a chi è vaccinato.

Ricordiamo che dal 1° febbraio in Italia entra in vigore l’obbligo di Green pass base, con tampone, per entrare negli uffici pubblici, alle poste, in banca e negli uffici di servizi finanziari, in tabaccheria e nei negozi in generale. L’obbligo è escluso solo per i negozi e le attività essenziali, come alimentari, supermercati e ipermercati, farmacie e parfarmacie, sanitarie e ottici, negozi di prodotti per animali, distributori e rivendite di carburanti e per il riscaldamento della casa. Un DPCM elenca tutte le esenzioni.

Sempre dal 1° febbraio entra in vigore anche l’obbligo vaccinale per gli over 50, con Green pass rafforzato nei luoghi di lavoro.

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