Spostamenti tra Regioni: le regole dal 26 aprile

Spostamenti tra Regioni: le regole dal 26 aprile. Tutto quello che bisogna sapere.

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Spostamenti tra Regioni dal 26 aprile (strada in Toscana, foto di Foto di Jasna Cuk da Pixabay)

Mancano pochi giorni alle riaperture annunciate dal governo. Dal 26 aprile riapriranno bar e ristoranti anche a cena, ma solo all’aperto, e tornerà la zona gialla in Italia, che dall’ultimo decreto legge era stata sospesa fino alla fine del mese. Sarà, tuttavia, un giallo rafforzato, ovvero ancora con diverse limitazioni, in attesa di ulteriori e graduali riaperture dal mese di maggio.

Soprattutto, tornerà la mobilità tra Regioni e Province autonome diverse, che era stata sospesa da Natale. Inizialmente ci si potrà spostare solo tra zone gialle, poi anche tra quelle di colore diverso con il pass annunciato da Mario Draghi e a cui il governo sta lavorando. Ecco cosa succederà nelle prossime settimane.

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Spostamenti tra Regioni: le regole dal 26 aprile

Dal 26 aprile torna la libertà di spostamento tra Regioni e Province autonome gialle, dopo un divieto lungo mesi. Ci si potrà spostare anche per turismo. Per andare incontro a coloro che avranno comunque bisogno di spostarsi anche tra zone di colore diverso e al di fuori dei motivi di necessità, salute o lavoro, il governo introdurrà un pass per gli spostamenti.

Il pass, sul quale al momento non ci sono informazioni precise ma solo indiscrezioni di stampa, dovrebbe funzionare sulla falsariga del prossimo passaporto vaccinale europeo e di pass analoghi adottati in altri Paesi, come Israele. Garantirà una libertà di movimento tra Regioni di colore diverso, e probabilmente l’accesso ad alcuni luoghi e servizi, a chi è già stato vaccinato oppure è guarito dal Covid o ha eseguito nelle 48 ore precedenti un tampone (molecolare o antigenico) negativo al virus. Il pass, appunto, certificherà una di queste tre condizioni.

Il pass, comunque, non arriverà per il 26 aprile e forse nemmeno a inizio maggio. Il governo sta ancora lavorando alla sua messa a punto. Nei prossimi giorni, tuttavia, dovremmo saperne qualcosa di più. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato che il governo conta di realizzare il pass entro l’estate. I tempi, dunque, non saranno brevi. La parte difficile sarà incrociare i dati sanitari dei cittadini.

Nel frattempo, dal 26 aprile, quando verranno reintrodotte le zone gialle, i loro residenti potranno spostarsi da una Regione gialla a un’altra dello stesso colore anche per turismo. Mentre per quelle arancioni e rosse varranno le limitazioni agli spostamenti applicate finora. Fino all’introduzione del pass per gli spostamenti. Prima di questo momento si potrà uscire dalle Regioni rosse e arancioni solo con l’autocertificazione e per giustificati motivi (lavoro, salute, necessità) o per raggiungere le seconde case. Riguardo alle seconde case, solo il nucleo familiare convivente potrà raggiungerle e non potranno essere presenti altri familiari non conviventi. Per seconde case si intendono quelle di proprietà o di affitto di lunga durata, almeno prima del 14 gennaio 2021.

Non si potrà ancora uscire dalle Regioni arancioni o rosse per turismo Eccetto che per i viaggi all’estero nei casi in cui sono consentiti. Invece quando sarà introdotto il pass sarà consentito, grazie alla vaccinazione, al tampone negativo o alla guarigione recente dal Covid.

Ricordiamo che rimane ancora in vigore il coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00 del mattino. Per il mese di maggio, forse, l’orario serale potrebbe essere posticipato di un paio d’ore per permettere ai ristoranti di stare aperti più a lungo a cena.

Per la prossima settimana sono attese maggiori informazioni su riaperture e spostamenti con la comunicazione dei provvedimenti in dettaglio del nuovo decreto legge. È probabile che il decreto consentirà lo stesso la mobilità tra Regioni e Province di colore diverso, anche senza il pass. Probabilmente, sarà sufficiente avere con sé la certificazione di avvenuta vaccinazione, di guarigione dal Covid-19 o il test negativo al virus effettuato entro le 48 ore.

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Strada del vino nelle Langhe (Adobe Stock)
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