Carabiniere ucciso: sospesa l’insegnante che lo aveva offeso


Carabiniere ucciso: sospesa l’insegnante che lo aveva offeso. Il ministro dell’istruzione Marco Bussetti ha chiesto l’avvio del procedimento disciplinare nei confronti della professoressa di Novara Eliana Frontini.

Aveva nei giorni scorsi pubblicato sulla propria pagina Facebook un post offensivo nei confronti di Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere ucciso da alcune coltellate infertegli mentre esercitava la propria professione. Questo aveva fatto Eliana Frontini, una professa di Novara, alla quale nelle ultime ore aveva risposto, tramite una lettera, pubblicata su Corriere.it, il comandante dei Carabinieri Massimo Ferrari.

Carabiniere ucciso: sospesa Eliana Frontini, la prof di Novara che lo aveva offeso

La professoressa di storia dell’arte e disegno, in ruolo all’Istituto Pascal di Romentino di Novara sarà immediatamente sospesa dalla scuola già a partire dal prossimo lunedì, 29 di luglio. Il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore all’Innovazione Matteo Marnati hanno sottolineato come una persona del genere non possa stare all’interno della scuola, nel ruolo di educatrice dei giovani al rispetto dello Stato, delle istituzioni e di chi le rappresenta. E’ stato il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti a chiedere per lei il procedimento disciplinare a cui verrà sottoposta durante il periodo della sospensione. Bussetti ha giudicato quanto espresso dall’insegnante: “intollerabile, irrispettoso e vergognoso”. Il Sap, sindacato autonomo di Polizia, ha già querelato l’insegnante. Quest’ultima inoltre risulterebbe iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e per questo sarà sottoposta anche in questo ambito ad un procedimento disciplinare.

Cosa aveva detto la prof di Novara

Ha scatenato grande indignazione il commento apparso oggi sui social e portato alla luce dai parlamentari della Lega Paolo Tiramani e Cristina Patelli. Sulla pagina Facebook dell’insegnante di Novara è apparso questo commento alla notizia della morte di Mario Cerciello Rega, il carabiniere 35enne accoltellato a morte da due giovani drogati americani: “Uno di meno, e chiaramente con uno sguardo poco intelligente, non ne sentiremo la mancanza”.

Carabiniere morto, le scuse della professoressa: “Sono stata una stupida”

La professoressa si è resa conto con grave ritardo di quanto inopportune fossero le sue parole e visto il polverone sollevatosi ha scritto un altro post: “Amici mi spiace per quanto sta accadendo, non me lo spiego proprio. Chi mi conosce spero sappia che non la penso così”. Contattata poi dall’Ansa ha aggiunto: “Ho commesso un errore gravissimo, me ne sono resa conto appena ho cliccato su invia, ma ormai il danno era fatto. Ho scritto una cavolata, non c’è nulla dire.  Mi sono lasciata guidare dalla sensazione che spesso le forze dell’ordine non intervengono quando serve, quando una donna è maltratta o peggio, si muovono solo quando ormai è troppo tardi. E ho scritto quell’enorme sciocchezza, senza nemmeno pensare alla vedova e a chi voleva bene al vice brigadiere, una sciocchezza che ho provato a correggere immediatamente con un altro post, ma ormai. Voglio chiedere scusa a tutti. In particolare a chi era vicino al militare e ora è straziato dal dolore e chiedo scusa all’Arma dei carabinieri e all’Italia intera. Sono stata una stupida”.

La professoressa di Novara si difende ancora

La professoressa ha ribadito di essere stata fraintesa, poiché l’intento era quello di sottolineare che chi sceglie di fare il carabiniere deve accettare i rischi del mestiere. Dopo essersi scusata per le parole pubblicate sui social, la Frontini ha provveduto a cancellare il proprio profilo Facebook. Solo alcuni mesi fa, l’aver inveito contro la polizia durante una protesta contro un comizio di Casapound era costato il licenziamento ad un’altra professoressa, Flavia Lavinia Cassaro.

Carabiniere ucciso: la lettera del comandante Ferrari alla prof di Novara che lo aveva offeso su Facebook

La lettera in questione, pubblicata su Corriere.it recita: “Carissima Professoressa, chi le scrive è un Ufficiale Superiore dei Carabinieri, si documenti, se vuole sul grado e le gerarchie perché non è questo il punto. Sono un Carabiniere e sono orgoglioso di esserlo, sono una Medaglia di Bronzo al Valor Civile per aver fatto desistere, nel 1998, un uomo da intenti suicidi. L’uomo era armato di fucile da caccia e sono rimasto chiuso in casa sua per un’ora, parlando con lui e alla fine lui è ancora in vita e io, per fortuna, pure dato che avevo il suo fucile carico puntato contro. Durante la mia carriera ho avuto altre vicissitudini che non sto a elencare. Insomma, noi dalla sguardo poco intelligente ogni giorno rischiamo la vita, come la rischiano tanti altri lavoratori nei confronti dei quali non ci si rivolge come lei ha fatto verso il collega morto ieri a Roma, l’ennesimo. Io non la giudico e non sono qui ad attaccarLa perché comunque, Lei starà facendo i conti con la sua coscienza in questo momento. Sono qui per suggerirLe di comperare un biglietto per Somma Vesuviana per domani per poter partecipare ai funerali del collega cosicché possa chiedere scusa alla vedova, o in alternativa potrebbe andare a Roma al nostro Comando Generale e scusarsi con il nostro Comandante Generale per quanto Lei ha scritto. Vede io, comunque, ho scelto di difenderLa e di difendere anche chi pensa che noi siamo per strada per uno stipendio sicuro, per il posto fisso ed altre cose simili ed anche per Lei che magari è convinta che noi, Carabinieri, abbiamo lo sguardo poco intelligente. Un ultimo consiglio, quando è in auto, a piedi o in bici e vede delle persone in uniforme, si fermi e vada incontro ad esse e le ringrazi perché se Lei va in giro tranquilla e serena è per merito loro che quando Lei dorme loro vegliano su di Lei, che quando si diverte loro sono lì a sorvegliare affinché possa divertirsi senza pensieri e così via. Nel suo profilo ho visto che Lei è madre di un bellissimo bimbo, bene; gli racconti che sebbene noi abbiamo lo sguardo poco intelligente, lui potrà stare al sicuro finché ci siamo noi e che non dovrà mai aver paura di nulla quando vede un uomo in uniforme. Mi scusi se mi sono permesso.

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