Paesaggi d’Italia poco conosciuti tutti da scoprire

Paesaggi d’Italia poco conosciuti ma bellissimi e tutti da scoprire. Le informazioni utili.

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Cipresseta di Fontegreca, Parco del Matese (Adobe Stock)

Poco conosciuti ai più, ma sicuramente conosciutissimi da chi ci abita vicino e da tutti gli appassionati della natura e del nostro bellissimo territorio italiano. Sono i paesaggi d’Italia fuori dalle rotte più battute dal turismo di massa e meno famosi rispetto ad altre zone più frequentate ma che meritano assolutamente di essere visitati. Appena sarà possibile farlo.

Qui vi portiamo alla scoperta di luoghi di straordinaria bellezza, dove immergersi per allontanarsi da stress e preoccupazioni. Parchi naturali selvaggi, coste solitarie, angoli nascosti di montagna, colline pittoresche e infine tutti quei luoghi dove la natura e la presenza degli esseri umani si uniscono a formare uno scenario armonioso.

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Paesaggi d’Italia poco conosciuti tutti da scoprire

Lo stupore di scoprire una meraviglia sconosciuta, magari a due passi da casa. Sono le sorprese che riserva l’eccezionale varietà del paesaggio italiano, ricchissimo di luoghi di straordinaria bellezza e uno diverso dall’altro. Alla scoperta di vallate, boschi, montagne, colline, coste, laghi, fiumi, torrenti e antiche strade, è una gioia incredibile attraversare il nostro territorio. Un autentico spettacolo che tutto il mondo ci invidia.

Qui vi riportiamo una selezione di paesaggi d’Italia poco conosciuti, o non da tutti, ma tutti da da scoprire. Per imparare a conoscere meglio il nostro Paese e valorizzarlo. Per quando potremo tornare finalmente a fare escursioni e lunghe passeggiate, per i viaggi attraverso la nostra straordinaria Penisola.

Cipresseta di Fontegreca, Parco Regionale del Matese

La Cipresseta di Fontegreca Parco del Matese (Adobe Stock)

Nel cuore dello spettacolare Parco Regionale del Matese, tra Campania e Molise, troviamo quest’area naturale ricca di scorci suggestivi. La Cipresseta di Fontegreca è un’oasi dove sorge un bosco verticale di cipressi di una varietà unica al mondo. Da qui il nome di cipresseta. Qui il fiume Sava scende dalle montagne formando numerose cascate e pozze di acqua trasparente e smeraldina dove in estate si può fare il bagno. Il sentiero che attraversa il bosco si percorre facilmente. Il Parco del Matese, in generale, offre scorci spettacolari, tra montagne, altipiani, boschi di faggete, laghi, gole e grotte suggestive, da visitare seguendo i numerosi itinerari escursionistici.

Valle d’Astino di Bergamo

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Valle d’Astino a Bergamo (Foot di Ago76, CC BY-SA 3.0, Wikimedia Commons)

Un angolo di paradiso agreste alle porte di Bergamo. È la Valle d’Astino, un vero e proprio gioiello di bellezza naturale intervento rispettoso dell’uomo, con i suoi declivi, i colli ripidi, i campi coltivati, gli alberi in fiore a primavera, le antiche cascine dei contadini e il bellissimo monastero romanico. Quest’area, un tempo in abbandono, è stata recuperata con un progetto attento e lungimirante che ne ha ripristinato l’integrità territoriale, la biodiversità e gli edifici antichi. Un lavoro che ha ottenuto il Premio Nazionale del Paesaggio 2021. La Valle d’Asrtino è una conca inserita nel sistema dei colli di Bergamo, adiacente alla parte nordoccidentale della città. È un’oasi naturale e agricola, circondata da colli e boschi, dove spicca il Monastero di Astino di origine romanica. Rappresenterà l’Italia alla VII edizione del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa.

Val Vigezzo, Piemonte

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La Val Vigezzo dagli alpeggi della Colma di Craveggia. In basso l’abitato di Santa Maria Maggiore con il Pizzo Ragno (Alessandro Vecchi – Opera propria, CC BY-SA 3.0, Wikicommons)

Conosciuta per il trenino del foliage, la Val Vigezzo, situata sopra il Lago Maggiore al confine con la Svizzera, è una meraviglia da esplorare anche a piedi. Qui, infatti, sono presenti diversi percorsi escursionistici, serviti da numerosi rifugi alpini e bivacchi. La valle, inoltre, è interamente attraversata dalla Via del Mercato, un itinerario del percorso CoEUR – Nel cuore dei cammini d’Europa che tocca molti punti d’interesse della zona, mettendo in comunicazione Domodossola con Locarno (così come il treno del foliage). La valle offre paesaggi spettacolari di boschi e montagne, tra i quali spuntano borghi pittoreschi, come Santa Maria Maggiore, il centro abitato principale, Malesco, con il suo Museo della Pietra Ollare e degli Scalpellini; Villette, il paese delle meridiane, e Re, famoso per il Santuario della Madonna del Sangue.

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Costa da Agentiera a Porto Ferro, Sassari

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Porto Ferro, Sassari, baia con la Torre Bianca e la Torre Negra (Foto di absolutmachal, CC BY 2.0, Wikmedia Commons)

La Sardegna tutta è famosissima per le sue spiagge paradisiache. Alcune, tuttavia, sono molto più conosciute e frequentate di altre che rimangono più appartate. Nella parte nord-occidentale dell’isola, tutti conoscono la favolosa spiaggia di Stintino e la varietà delle belle spiagge di Alghero. Tra queste due località più famose si trova la costa frastagliata di Sassari, sulla quale si aprono baie incantevoli e solitarie. Spiagge bellissime ma meno frequentate delle altre più famose della Sardegna. Qui non solo si va al mare in tutta tranquillità ma si possono fare escursioni durante la bella stagione e scoprire così una parte selvaggia dell’isola. Nella zona infatti, ci sono pochissimi centri abitati e case per via del territorio impervio. La città nel cui territorio comunale è compresa la costa è Sassari, a diversi chilometri nell’entroterra.

La costa da esplorare qui va da Argentiera, con una manciata di edifici, soprattutto turistici, e Porto Ferro, con la sua ampia baia si spiaggia bianca e mare turchese. La costa qui offre spettacolari insenature, ripide pareti rocciose a picco sul mare, sul crinale delle quali corrono i sentieri, baie e calette raggiungibili solo via mare. La Baia di Porto Ferro è così isolata e in alcuni tratti separata da rocce che qui hanno aperto la prima spiaggia per naturisti della Sardegna. Una zona che sarà molto apprezzata da chi ama la tranquillità.

Parco del Sasso Simone e del Simoncello, Marche e Toscana

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Sasso Simone (Di Toni Pecoraro, Wikipedia)

Tra i paesaggi d’Italia poco conosciuti e da scoprire, in particolare con un’escursione di primavera c’è il suggestivo Parco del Sasso Simone e Simonello, un’area naturale dell’Appennino situata tra Marche, Romagna e Toscana. Si tratta di un luogo di singolare e suggestiva bellezza, con numerosi percorcorsi per escursioni a piedi e in mountain bike. Sul panorama spiccano i due massicci squadrati di roccia calcarea del Sasso Simone (1204 m), più ampio e incluso quasi interamente nella provincia di Arezzo, e del Simoncello (1221 m), più alto e più stretto. Poco più a nord sorge il Monte Carpegna (1.415 m), il più alto, al confine con l’Emilia Romagna, che dà il nome anche all’omonimo comune marchigiano sede del Parco regionale marchigiano.

La zona del parco offre paesaggi straordinari, dove si alternano prati e boschi. Da visitare, ai piedi del Sasso Simone la cerreta più grande d’Europa, una foresta formata da alberi di cerro che arriva fino al Passo della Cantoniera di Carpegna, salendo dai 950 fino ai 1150 metri di quota. In questo bosco sorge un faggio monumentale di 160 anni, posto su un crinale dove ammirare una vista magnifica sulla piattaforma del Sasso Simone. Da qui, una strada selciata porta alla vetta del Sasso Simone e prima ancora ai ruderi della misteriosa fortezza dell’antica Città del Sole, fatta costruire da Cosimo I De’ Medici, secondo l’ideale della città rinascimentale e per controllare strategicamente la vallata sottostante.

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Monastero di Astino (Foto di Giorces, CC BY 2.5, Wikipedia)
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