Ristori 5, ipotesi sospensione tasse per aziende in difficoltà

Il piano Ristori 5 porta a pensare ad uno stop alle imposte per le aziende in difficoltà, con la commutazione in crediti di imposta.

Piano Ristori 5 tasse
Cosa prevede il Ristori 5 Foto dal web

Superata la crisi di Governo, è tempo di pensare a come dare slancio al Piano Ristori concepito già nei mesi scorsi dall’Esecutivo Conte. La strategia che si propone di fornire sussidi importanti al più vasto numero possibile di lavoratori autonomi ed imprese in difficoltà per quanto riguarda la voce ‘Ristori 5′, prevede bonifici e crediti di imposta allo scopo di cancellare le tasse che fino ad aprile restano soggette ad una interruzione.

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Il Ministero dell’Economia è al lavoro su questo particolare decreto, per il quale ci sono 32 miliardi di euro di fondi. Se ne parlerà in maniera approfondita giovedì 28 gennaio 2021 in sede di Consiglio dei ministri. Il Ristori 5 rientrerebbe anche nel novero di un rifinanziamento del Reddito di Cittadinanza e della Cassa Integrazione Guadagni fino al prossimo autunno. Oltre che al fornire ulteriori finanziamenti per sanità, scuola ed enti locali. Riguardo alle aziende in crisi, il decreto prevede una ulteriore liquidità ed altre misure di aiuti.

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Ristori 5, gli obiettivi da centrare per il Ministero dell’Economia

Come ad esempio la cancellazione delle tasse per un valore complessivo compreso tra i 12 ed i 15 miliardi di euro e con una commutazione in crediti di imposta. Probabile anche un rinvio delle cartelle esattoriali fino al prossimo 30 aprile, data provvisoria in cui cesserà lo stato di emergenza. Il Ministero dell’Economia ha come obiettivo quello di arrivare al 4,7% di deficit per il 2022, a fronte dell’8,8% attuale.

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In merito al debito pubblico, il Pil 2020 fa segnare un livello del 157%. Che aumenterà con poco più del 158% nel 2021, secondo le stime che è già possibile effettuare. Il ministro dell’Economia, Gualtieri ritiene che sarà possibile scendere ai livelli precrisi entro il 2030.

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