Fratelli Bianchi | in carcere per Willy | ‘Ora berremo acqua di rubinetto?’

Sconcerto per le parole dei fratelli Bianchi, Gabriele e Marco, arrestati con i loro due amici con l’accusa di avere ucciso Willy Monteiro.

Fratelli Bianchi Willy
Il timore dei fratelli Bianchi ora sembrerebbe il dover bere acqua di rubinetto Foto dal web

Nei giorni scorsi i fratelli Bianchi hanno visto una conferma dello stato di custodia cautelare in carcere ai loro danni. I due sono accusati, assieme agli amici Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, di avere massacrato di botte in maniera vigliacca 4 contro 1 il 21enne Wily Monteiro Duarte a Colleferro, in provincia di Roma.

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Willy era più giovane e meno prestante fisicamente di loro. Il quotidiano ‘Il Messaggero’ riporta un dettaglio che lascia esterrefatti e che riguarda una affermazione attribuibile ai due fratelli Bianchi. La cosa non riguarderebbe in alcun modo il povero Willy quanto piuttosto il loro status di detenuti. “Ma da adesso in poi berremo soltanto acqua di rubinetto?”, avrebbero chiesto il 26enne Gabriele ed il 24enne Marco. Un dettaglio che attesterebbe come la loro unica preoccupazione fosse la cura del loro corpo, sempre allenato e depilato, tutto pieno di tatuaggi. Un aspetto che difficilmente lascia pensare invece a come i due avessero a cuore le sorti di altri che non fossero loro. Per questo anche la loro versione secondo la quale sarebbero intervenuti per interrompere una rissa già in atto e salvare Willy non sembra affatto convincere.

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Fratelli Bianchi, i loro avvocati al lavoro per avere i domiciliari

In più c’è più di un testimone che li descriverebbe come due furie, intente ad infierire su Willy indifeso a terra. Gli avvocati difensori dei due fratelli hanno comunque intenzione di inoltrare istanza di scarcerazione. E cercheranno di dimostrare la non sussistenza dell’omicidio volontario invece dell’omicidio preterintenzionale, che risulterebbe meno grave come reato. Qualora i giudici dovessero accogliere tale ricorso, i due fratelli e Pincarello otterrebbero a loro volta gli arresti domiciliari, come già capitato a Francesco Belleggia. E potrebbero così lasciare il carcere di Rebibbia, dove tra l’altro hanno trovato la netta ostilità da parte dei detenuti del carcere. Gabriele e Marco restano per ora in isolamento a causa del Covid, condizione che li terrà in questo stato per i loro primi 14 giorni di detenzione.

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Gli altri detenuti rischiano di far loro del male

Gli avvocati però hanno chiesto che l’isolamento possa perdurare, per tutelare la loro incolumità, anche oltre le 14 settimane, in caso di permanenza in cella. Le forze dell’ordine hanno raccolto circa una dozzina di testimonianze in merito a quanto successo otto giorni fa a Colleferro, quando Willy è stato ucciso. Emergerebbero conferme relative al fatto che a pestare la vittima sarebbero stati tutti e quattro i giovani coinvolti, esperti di arti marziali da utilizzare per autodifesa anziché per fare del male, come da loro compiuto. A carico di Gabriele e Marco Bianchi ci sono versioni che li vedrebbero come intenti nello sfoderare pugni all’impazzata e mosse di arti marziali, il tutto mentre avrebbero sradicato dei cestini della spazzatura ed altri oggetti pubblici installati in strada.

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