Julen: chi sono i minatori che stanno per salvare il bambino

Il dramma di Julen, il piccolo finito nel pozzo dodici giorni fa: chi sono i minatori che stanno per salvare il bambino calandosi nel tunnel.

I minatori chiamati per salvare Julen (Facebook)

Sono in corso le operazioni del salvataggio del piccolo Julen, il bambino di 2 anni caduto in un pozzo a Totalán (Málaga) ormai dodici giorni fa. Ieri, è iniziata la fase finale del drammatico recupero, ma non è ancora chiaro quali sono i tempi di completamento. Nelle prime ore della mattinata, si era parlato dei soccorritori a un passo dal piccolo, ma invece potrebbero volerci almeno altre 24 ore. Le speranze che Julen sia ancora vivo, dopo tutti questi giorni, si stanno riducendo di ora in ora.

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I nomi dei minatori che proveranno a salvare Julen

Nel frattempo, l’opinione pubblica spagnola deve fare i conti con le polemiche sui soccorsi e le bufale. A fare da contraltare a queste, invece, c’è l’impegno di chi si sta calando nel tunnel parallelo al pozzo per riportare in superficie il bambino. Si tratta di una squadra di minatori esperti. Questi scenderanno attraverso il tunnel due per volta e dovranno forare il muro a mano, con picconi e martelli pneumatici. Sono i membri della Brigata di soccorso minerario, l’élite di questo gruppo, costretti a lavorare nelle condizioni più dure e contro il tempo nei lavori di soccorso. Vengono definite persone che arrivano dove di solito nessuno può arrivare.

L’orgoglio di appartenere a questo gruppo è grande. Sul retro delle loro giacche si può leggere “Salvamento Minero” e da domenica 13 sono a Malaga in attesa dell’ordine per salvare Julen. Gli otto uomini che lo compongono, addestrati a lavorare in situazioni estreme, hanno riscontrato un’enorme pressione sociale, ma sono disposti a fare qualsiasi cosa. Questi i loro nomi: Maudilio Suárez, José Antonio Huerta Lamuño, Adrián Villarroel Fernández, Jesús Alfonso Fernández Prado – a tutti noto come Chus Prado-, Lázaro Alves Gutiérrez e Rubén García Ares. Completa il gruppo Antonio Ortega. Il lavoro che attende questi uomini è estremamente difficile: per tale ragione, avranno dei turni standard di 30-35 minuti. L’intera Spagna è con loro, nella speranza del miracolo, vale a dire che il piccolo Julen sia ancora vivo.

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