Julen, ore drammatiche: si scava a mano, le speranze sono pochissime

Julen, ore drammatiche: si scava a mano, le speranze di ritrovarlo vivo sono pochissime. Ecco gli ultimi aggiornamenti in tempo reale. 

Julen

Sono le ultime drammatiche ore per il piccolo Julen, il bimbo di due anni incastrato ormai da dieci giorni in un pozzo a  Totalan (Malaga). I soccorritori sono nelle ultime fasi del loro lavoro e ora si sta scavando a mano mentre le speranze di trovarlo ancora vivo sono purtroppo sempre più ridotte al lumicino.

Julen, problema col tunnel e gravi ritardi nei soccorsi

Ci sono nuovi ritardi per quanto riguarda il salvataggio di Julen, il bambino caduto in un pozzo abusivo domenica 13 gennaio. I lavori di rivestimento della galleria verticale nella quale dovrà essere installato un ascensore sono stati fermati per via di alcuni tubi incastrati a 40 metri di profondità. Per cui i tecnici ed i genieri hanno dovuto rimuovere tali strutture per allargare ulteriormente il foro ed impedire che l’ascensore stesso si incastri. Si è tornati di nuovo al lavoro con i martelli pneumatici per allargare il passaggio. I tecnici non hanno fornito una stima sui tempi necessari per compiere questa operazione, che rappresenta l’ennesimo imprevisto nel lungo e difficile procedimento per tentare di salvare Julen. Nei giorni scorsi erano stati scavati tre tunnel, in un terreno fatto però prevalentemente di rocce molto dure. E questo ha portato a quadruplicare i tempi necessari per realizzare dei passaggi sotterranei.

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Aperta inchiesta per trovare i responsabili che hanno costruito il pozzo abusivo

La vicenda di Julen, il bambino caduto in un pozzo a Totalan, nei pressi della località spagnola di Malaga, si svolgerà anche in tribunale. Infatti un giudice ha aperto una inchiesta ufficiale per individuare delle responsabilità su chi abbia realizzato il suddetto pozzo, che pare sia stato scavato soltanto nello scorso mese di dicembre. Pare che questa sia una pratica alquanto diffusa in quella parte dell’Andalusia, regione che specialmente d’estate vede diverse aree soggette a siccità. Stanno lavorando in proposito anche gli agenti della Policía Judicial appartenenti alla Guardia Civil di Vélez-Málaga, hanno fatto sapere fonti dell’Agencia EFE vicine al caso. Con loro collabora pure il Servicio de Protección de la Naturaleza (Seprona). Verranno verificati gli eventuali permessi del caso, se ci siano o meno, ma il sospetto è che il pozzo – in realtà poco più di una buca – sia abusivo.

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