A molti può sembrare incredibile, ma c’è chi non solo non ama il mare, ma addirittura ne ha il terrore, capirlo è possibile grazie ad alcuni sintomi ben precisi.
Esistono dei posti che si pensa possano piacere un po’ a tutti e che possano mettere pace anche semplicemente pensandoci, a maggior ragione se si ha modo di starci almeno per qualche ora. Questa è l’dea che tanti hanno nei confronti del mare, al punto tale da non ritenere possibile trascorrere un intero anno senza starci nemmeno una volta, con la consapevolezza di come il rumore delle onde possa regalare serenità isolandosi da tutto.

Eppure c’è chi sembra essere di parere del tutto opposto, non tanto perché semplicemente preferisce la montagna, ma piuttosto perché ha sviluppato un vero e proprio terrore per le località marine. Anche solo l’ipotesi di doverci passare vicino sarebbe in grado di scatenare malesseri fortissimi in questi soggetti. Si tratta di un fenomeno che è tutt’altro che raro e che ha assunto un vero e proprio nome, talassofobia, anche se non tutti forse ne sono a conoscenza.
Il mare può fare paura: ecco perché
Ognuno di noi può avere gusti diversi, ma sembra difficile pensare che il mare possa suscitare timore in qualcuno, al punto tale da non amare minimamente voglia di passarci anche solo qualche ora. Sono tanti infatti a soffrire di talassofobia, parola la cui etimologia proviene dal greco thalassa– mare- e phobos– paura, fobia, che viene definita come “la paura ossessiva del mare, dei bagni marini e della navigazione”.
La paura non nasce però per il timore dell’acqua, visto che in quel caso si parla di acquafobia, né di idrofobia, termine con cui si definisce sia la paura dell’acqua che dei liquidi più in generale e ha come causa primaria la malattia della rabbia. Si parla di talassofobia quando si ha timore dell’acqua profonda, quella che appunto caratterizza il mare, che può portare ad avere timore di diverse cose, quali fare il bagno, navigare in mare, paura della profondità dell’acqua in generale, in mare, in piscina o in un lago, paura del mare profondo, di nuotare al largo dove non si vede il fondo, paura del mare di notte e scuro, paura di andare in apnea e dell’oceano.

Riconoscere chi ha questo tipo di fobia non è difficile, grazie ad alcuni sintomi ben precisi, quali vertigini, tachicardia, mal di testa, nausea, attacchi di panica e ansia. Esistono persone che possono provare queste sensazioni anche solo vedendo uno specchio d’acqua, quindi anche semplicemente di una piscina, non solo del mare.
È difficile capire quale sia l’origine di questo tipo di fobia, spesso però può nascere a causa di una cattiva esperienza vissuta da bambino, magari perché si è caduti in acqua per errore. In alcuni casi però possono essere mamma e papà ad avere questo timore e ad averlo trasmesso ai figli, che hanno iniziato così a odiare il mare. Si tratta però di una situazione davvero frequente, che può riguardare anche i nuotatori, bravissimi a fare gare in piscina, ma che non amano nuotare in mare perchè lo ritengono eccessivamente profondo.
È possibile però superare questo problema, preferibilmente con un percorso di psicoterapia o, in alternativa, provando ad avvicinarsi al mare in maniera graduale, prima dove l’acqua risulta più bassa, per poi procedere man mano più in fondo. In questa fase praticare la respirazione può aiutare anche ad acquisire tranquillità.