Sella del Diavolo, dove storia e leggenda si fondono: un luogo magico da visitare in Sardegna

Un aspetto inconfondibile, una perla, un luogo magico. Seguiteci e vi immergerete in un luogo senza tempo.

La Sardegna nasconde nella sua terra storie millenarie che sono rimaste nel tempo, testimoniate da luoghi dove sembra che il tempo si sia fermato. E un mare neraviglioso tutto intorno.

sella del diavolo e bandiera sardegna
Sella del Diavolo, dove storia e leggenda si fondono: un luogo magico da visitare in Sardegna – viagginews.com

Sella del Diavolo già dal nome fa pensare ad un luogo misterioso, dove la terra sembra parlare. Una meta conosciuta ma ancora non abbastanza per visitare un pezzo di Sardegna che vi lascerà il cuore emozionato. A due passi dal capoluogo. La sua conformazione e la sua posizione sulla spiaggia del Poetto, rende la Sella del Diavolo un luogo affascinate, impossibile da dimenticare negli itinerari delle vacanze in Sardegna. Occupa il centro esatto del Golfo degli Angeli ed è la propaggine del colle Sant’Elia che si protende verso il mare.

Colpisce come un luogo apparentemente demoniaco possa trovarsi in un golfo di angeli, ma c’è un perché a tutto e fra poco lo scopriremo. Da decenni, il promontorio è meta privilegiata di escursioni a due passi dal centro di Cagliari, ideale per escursioni anche notturne, con sorprendenti tracce di insediamenti umani che si sono avvicendati nel corso dei millenni e un’attrazione irresistibile per il panorama dalla sua cima.

La Sella del Diavolo e la battaglia celeste

Il panorama è talmente suggestivo e misterioso che, secondo la leggenda, fu conteso anche da schiere celesti e demoniache. Il mito è narrato in due versioni diverse, soprattutto per quanto riguarda il motivo della “battaglia celeste”.

mare sardegna
La Sella del Diavolo e la battaglia celeste – viagginews.com

Secondo la versione più raccontata, i diavoli rimasero incantati dal luogo e cercarono di farlo loro. Secondo la variante, invece, furono gli angeli a chiedere in dono a Dio questo incantesimo, scelto per la sua purezza e assenza di male, scatenando la gelosia di Lucifero. La battaglia si svolse nei cieli sopra la costa di Cagliari e vide la vittoria dell’esercito degli angeli guidato dall’arcangelo Michele. Durante la battaglia, Lucifero perse la sua sella, che cadde e si trasformò in roccia, dando origine al promontorio. Da qui il nome Sella del Diavolo e anche quello di Golfo degli Angeli. Fantastico, no?

L’itinerario consigliato per la Sella del Diavolo parte dal piazzale adiacente la spiaggetta di Calamosca o dal porticciolo di Marina Piccola, da lì si diramano sentieri che permettono di esplorare il promontorio, regalando scorci paesaggistici imperdibili, fino a Capo Carbonara nelle giornate più limpide, con la vista sui dodici chilometri del Poetto e del suo lungomare e, alle loro spalle, il profilo del Parco di MolentargiusSaline. Lungo il percorso potrai ammirare palme nane, ginepri e olivastri, oltre a lentischi ed euforbie. Il promontorio offre rifugio anche a uccelli rari, come il falco pellegrino, il gheppio e la pernice sarda. Non è raro, inoltre, che tra i cespugli compaiano volpi e conigli selvatici.

Sul punto più alto si trovano i resti di un tempio punico dedicato ad Astarte. Si possono inoltre osservare due cisterne, una di origine punica, più grande della seconda, di epoca romana. Alcune strutture militari, tra cui un fortino che si incontra lungo il percorso, risalgono alla Seconda Guerra Mondiale.

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