Donna tenuta prigioniera dall’ex, incontenibile violenza | FOTO

Katrina Pidden ha tragicamente avuto a che fare con la violenza dell’ex fidanzato, che l’ha tenuta prigioniera nella loro casa.

Ha dichiarato di aver pensato di morire quel giorno, Katrina Pidden, raccontando la sua terribile esperienza di violenza. Il suo ex fidanzato, Mitchell Liversedge, l’ha imprigionata nella loro casa, picchiandola in seguito selvaggiamente con la porta del bagno per aver soltanto preso parte ad un’uscita con alcuni amici.

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Katrina, di 39 anni, è rimasta gravemente infortunata dopo che Mitchell, compagno di 25 anni, l’ha segregata ed in seguito aggredita all’interno della loro casa, quella che avrebbe dovuto rappresentare per entrambi un luogo sicuro. L’uomo ha tenuto la donna prigioniera per ore, l’ha chiusa fuori di casa sotto la pioggia scrosciante, e l’ha resa vittima di violenze per più di un anno.

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Liversedge si trova al momento in carcere dal mese di Marzo, e dovrà scontare una pena di ben 5 anni. Sulle spalle dell’uomo gravano quattro capi d’accusa per ABH, falsa detenzione, danneggiamento di proprietà, e minacce. Durante uno degli episodi più cruenti, pare che Katrina sia stata trascinata per i piedi dal mostro, per poi essere ripetutamente colpita in testa da quest’ultimo con la porta del bagno.

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Parlando per la prima volta dopo l’interminabile calvario, Katrina ha raccontato tutto. “Avevo rotto con lui, dunque si presentò a casa mia e cominciò a perdere il controllo. Lo sentivo quando stava per succedere qualcosa”. In seguito, ha dichiarato: “Ha iniziato a diventare geloso, non mi era permesso avere amici maschi. Se uscivo, mi appellava con nomi orribili”. Poi ha continuato: “La prima volta che divenne violento, cercò di colpirmi con un ferro da stiro e mi tirò una tazza”.

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Katrina Pidden, i racconti della violenza

“Ho cercato di fuggire per la strada ma lui mi ha inseguito, mi ha trascinata indietro e mi ha tenuta prigioniera tutta la notte, picchiandomi per circa 40 minuti alla volta”, ha raccontato la donna, parlando dell’episodio più violento. “Stavo urlando, così il mio vicino è uscito ed ha chiamato la Polizia“. Katrina, in seguito a tutto ciò che è successo, è stata costretta a cambiare città per paura di incontrare nuovamente l’ex una volta uscito di prigione. Al momento è in cura da un terapista per far fronte alla propria depressione. “Voglio soltanto dire a chiunque si trovi in una situazione simile di chiedere aiuto senza vergogna”.

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