Bambina scomparsa | condannata operatrice sociale | “È morta” – FOTO

Sparì nel nulla durante una gita in montagna, per il caso di una bambina scomparsa all’improvviso andrà ora in carcere una operatrice che badava a lei.

bambina scomparsa
Condanna per una operatrice sul caso di una bambina scomparsa Foto dal web

C’è una condanna per la vicenda di una bambina scomparsa nell’estate del 2018 a Serle, in provincia di Brescia. La 12enne Iuschra Gazi svanì nel nulla dopo una gita sui monti locali. Con lei c’era Roberta Ratti, una educatrice attiva nella cooperativa ‘Fobab Onlus’, la Fondazione Bresciana Assistenza Psicodisabili.

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Sin da subito la Procura di Brescia aveva indagato la donna, imputandole una scarsa attenzione ed accusandola di non avere vigilato come invece sarebbe dovuto essere nei suoi compiti. Iuschra, originaria del Bangladesh, era affetta da una grave forma di autismo. Cosa che non le consentiva una piena autonomia. Non poteva essere lasciata da sola. Invece pare che sia avvenuto proprio questo. Sono trascorsi due anni da allora ed ecco ora giungere la condanna per l’operatrice. La quale ha patteggiato con il pubblico ministero per 8 mesi di detenzione. Sempre la Procura bresciana ritiene che ormai non ci siano più possibilità di rivedere viva la bambina scomparsa. Ci sono indizi tali da far pensare alla morte dell’adolescente già pochissimo tempo dopo la sua scomparsa nelle alture di Serle.

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Bambina scomparsa, i sospetti sul padre di lei

Anche se il corpo della ragazzina non è mai stato ritrovato. Ma va detto anche che il territorio si presenta come assai impervio, con una serie di boschi e di grotte, in un terreno dalla spiccata conformazione carsica. I cunicoli sotterranei sono molti ed è possibile che la ragazzina possa essere caduta in qualche anfratto, morendo lì. Nemmeno le ricerche condotte da esperti speleologi, da forze dell’ordine ed anche da alcuni volontari sono servite a trovare la benché minima traccia della 12enne. Erano sorte delle perplessità riguardo ad un possibile ruolo attivo giocato dal padre di Iuschra, Mdliton Gazi. Ad un certo punto l’uomo era stato sospettato di avere rapito sua figlia, cosa però che pare non corrispondesse al vero. Ma la famiglia ha sempre sostenuto proprio l’ipotesi di un rapimento da parte di soggetti non identificati.

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