Spostamenti fra regioni, la Sicilia rimane chiusa

Dal 3 giugno via libera agli spostamenti, ma la Sicilia non apre i confini

Cefalù. Sicilia (iStock)

C’è chi vuole aprire e chi invece vuole essere prudente e serra i confini. E’ lotta fra i governatori regionali e il Governo in vista delle riaperture del 3 giugno. In quella data infatti ci dovrebbe essere il via libera gli spostamenti fra regioni come enunciato nel decreto del Presidente del Consiglio. Aperture comunque condizionate dagli esiti del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità di domani 29 maggio in cui sarà l’ormai celebre valore RT a decretare le eventuali chiusure. Ma indipendentemente da questo molte regioni del Sud temono l’arrivo dei turisti del Nord, soprattutto della Lombardia, e spuntano così fuori passaporti sanitari e la volontà di restare chiusi. E la Sicilia annuncia di riaprire i collegamenti solo dal 7 giugno.

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L’andamento epidemiologico ha un trend al ribasso in tutta Italia, ma soprattutto al Centro e al Sud dove il numero dei nuovi casi è prossimo allo zero o in alcuni casi come nella provincia di Trapani è già zero da quattro settimane consecutive (ieri dopo 28 giorni senza nuovi positivi 5 persone provenienti da fuori provincia sono risultate positive). Il Sud teme che il via libera agli spostamenti regionali porti il virus in tutta Italia anche lì dove finora l’epidemia è stata contenuta.

A far paura è soprattutto la Lombardia con un numero di casi positivi sempre alto e un RT che è cresciuto negli ultimi giorni. Tutto ciò a ridosso dell’inizio della stagione turistica, di vitale importanza per l’Italia e per l’economia del Meridione. Se scoppiassero nuovi focolai al Sud Italia sarebbe un dramma per la fragile sanità del meridione e per l’economia che spera nel turismo per risollevarsi.

Per questi motivi le regioni del Sud chiedono prudenza nelle riaperture. L’ipotesi più probabile è che la Lombardia resti chiusa altre due settimane, mentre Piemonte ed Emilia Romagna un’altra settimana, ma la certezza la si avrà solo domani. Intanto però il governatore della Sicilia Musumeci e della Sardegna Solinas hanno proposto l’idea di un passaporto sanitario obbligatorio per entrare nelle isole. Proposta che ha fatto infuriare il ministro dei Rapporti regionali Boccia.

La Sicilia nel frattempo che si delinei l’azione del Governo ha deciso di tenere chiusi i suoi confini fino al 7 giugno. Restano i collegamenti già presenti che non saranno dunque incentivati. Per quanto riguarda il passaporto sanitario per entrare in Sicilia in un’intervista a ‘Il Messaggero’ Musumeci ha detto che si sta studiando un “protocollo per poter garantire la sicurezza sanitaria e la tranquillità sociale di chi in sicilia arriva e di chi in sicilia vive. Stiamo lavorando per mettere a punto questo documento che dia serenità a tutti. A chi arriva chiederemo garanzie sullo stato di salute, informazioni sulla situazione familiare a proposito di malattie e virus e altre notizie. Occorre filtrare, nel rispetto di tutti e senza fare discriminazioni, chi arriva da noi”.

Chi vuole andare in Sicilia per le vacanze troverà la solita calda accoglienza dell’isola con la possibilità di avere anche uno sconto sul soggiorno, oltre al bonus vacanze del governo. Su quando poter andare in vacanza in Sicilia e come fare è necessario attendere ancora qualche giorno. La prima metà di giugno potrebbero essere più complesso, mentre verso la fine del mese non dovrebbero esserci problemi negli spostamenti.

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