I+beni+del+Fai+riaprono+in+tutta+Italia+%7C+VIDEO
viagginewscom
/2020/05/23/beni-fai-riaprono-italia/amp/
Eventi

I beni del Fai riaprono in tutta Italia | VIDEO

I beni del Fai riaprono in tutta Italia. I luoghi bellissimi da visitare. Cosa bisogna sapere.

Riapriamo le porte, Fai – Fondo ambiente italiano

C’è una fase 2 anche per la bellezza. Non solo bar, negozi, ristoranti, anche musei, monumenti, palazzi, parchi, ville, giardini storici, gallerie, biblioteche e tutte le meraviglie del nostro immenso patrimonio storico, artistico e naturale riaprono, tirate a lucido, pronte ad accogliere i visitatori.

Tra le riaperture da segnare in agenda ci sono quelle del Fai, il Fondo ambiente italiano i cui luoghi possono essere nuovamente visitati dal pubblico in tutta sicurezza. Con la campagna “Riapriamo le porte” il Fai ha lanciato la riapertura dei suoi beni alle visite, rigorosamente su prenotazione. Ecco tutto quello che bisogna sapere.

Leggi anche –> Musei e mostre: le riaperture della fase 2

I beni del Fai riaprono in tutta Italia

Anche le bellezze del Fai, Fondo ambiente italiano, riaprono al pubblico dopo la chiusura forzata dovuta all’emergenza sanitaria per l’epidemia di Coronavirus. In questi mesi chiusi in casa abbiamo avuto comunque la possibilità di ammirare tanti capolavori del nostro patrimonio storico e artistico sul web, grazie a tour virtuali e contenuti speciali offerti da istituzioni culturali, associazioni ed enti. Un vero e proprio regalo ricchissimo e imperdibile che continuerà per chi non può o non vuole muoversi ancora.

A queste iniziative di promozione e condivisione della cultura e delle bellezza attraverso ricchissimi contenuti multimediali ha partecipato anche il Fai, con #ItaliaMiManchi, una serie di tour virtuali alla scoperta dei ben del Fai, per approfondirne la storia e i segreti, insieme a racconti interessanti e suggestivi, ricordi ed esperienze dalle voci dei responsabili del FAI e di personaggi illustri. Accompagnati da viaggi letterari e ricette virtuali.

Leggi anche –> Il Teatro alla Scala di Milano arriva su Google Arts

Abbazia di Santa Maria a Cerrate (Marzoide88, CC BY-SA 3.0, Wikipedia)

Fai: Riapriamo le porte

Ora, con l’avvio della fase 2 e l’allentamento delle restrizioni agli spostamenti, dopo quasi due mesi di isolamento, anche il Fai riapre i suoi Beni su tutto il territorio nazionale. Certo, per spostarsi liberamente tra una regione e bisognerà aspettare ancora del tempo. Nel frattempo, però, si possono visitare quei tesori che abbiamo vicino casa e nemmeno lo sappiamo.

I luoghi e i monumenti del Fai hanno riaperto al pubblico venerdì 22 maggio, nel rispetto delle norme di sicurezza imposte dall’emergenza sanitaria, che non è ancora finita. Le visite saranno libere o guidate ma esclusivamente su prenotazione, proprio per garantire la sicurezza dei visitatori. Le riaperture riguardano la maggior parte dei beni storici, artistici e paesaggistici del Fai.

Leggi anche –> Visitare gli Uffizi online: il tour virtuale delle nuove sale

Per il Fai si tratta di una nuova fase, per esaudire l desiderio degli italiani di ritemprarsi con le bellezze d’Italia, e riscoprire il patrimonio di arte e natura della nostra Italia.

Il FAI, dopo due mesi di isolamento, riapre i suoi Beni su tutto il territorio nazionale e inaugura una nuova fase, per guardare con fiducia al futuro del Paese ed esaudire il desiderio degli Italiani di ricongiungersi con la bellezza dell’Italia e ritrovare e riscoprire il proprio patrimonio di arte, natura e bellezza. Da venerdì 22 maggio 2020 la maggior parte dei Beni storici, artistici e paesaggistici della Fondazione saranno nuovamente aperti al pubblico, che potrà usufruire di visite libere o guidate esclusivamente su prenotazione, al fine di garantire la massima sicurezza per tutti.

Sono davvero tantissimi i Beni del Fai che si possono visitare in questo periodo, rigorosamente su prenotazione. Segnaliamo la meravigliosa Abbazia di Santa Maria di Cerrate, in Puglia, la spettacolare Villa del Balbianello, affacciata sul Lago di Como, lo spettacolo naturale delle Saline Conti in Sicilia, l’Orto sul Colle dell’Infinito a Recanati e ancora la Villa e Collezione Panza a Varese, la Villa Fogazzaro Roi, sulla sponda italiana del Lago di Lugano, il Castello di Avio, in Trentino, Villa Necchi a Milano, la Villa dei Vescovi, a Luvigliano di Torreglia (Padova), il Bosco di San Francesco ad Assisi e la meravigliosa Abbazia di San Fruttuoso a Camogli.

Le regole di accesso

Con la ricevuta di acquisto del biglietto, i visitatori riceveranno via mail l’accesso a un sito web con contenuti di accompagnamento alla visita. In questo modo, potranno consultare già da casa o durante la visita (anche tramite QR code in biglietteria) schede descrittive, approfondimenti, vere e proprie visite con guide d’eccezione in podcast (ricordarsi gli auricolari!), racconti video e suggerimenti di itinerari a piedi o in bici nei dintorni del bene Fai, così da prolungare la visita per un’intera giornata all’aria aperta.

Nel rispetto delle misure di sicurezza sanitaria, oltre alla distanza sociale e all’igienizzazione delle aree comuni, la visita sarà contingentata e, ove possibile, organizzata a senso unico per evitare eventuali incroci. Le stanze più piccole o che non permettono un percorso circolare saranno visibili solo affacciandosi; le porte saranno tenute aperte per ridurre le superfici di contatto.

La mascherina è obbligatoria per tutta la visita e dispenser con gel igienizzante per le mani saranno disponibili in biglietteria e lungo il percorso. I visitatori sono invitati a effettuare gli acquisti con carte di credito e bancomat, per ridurre lo scambio di carta e il contatto con il personale. L’ingresso è vietato a chi ha temperatura sopra i 37,5°, che sarà rilevata all’ingresso dei luoghi.

Ulteriori informazioni sul sito web del Fai: fondoambiente.it/il-fai/beni/i-beni-del-fai-e-ti-stupirai

Leggi anche –> Giardini e parchi vicino casa: meraviglie d’Italia da riscoprire

Abbazia di San Fruttuoso, Camogli (Aloa – Flickr, CC BY 2.0, Wikimedia Commons)
Valeria Bellagamba

Pubblicato da
Valeria Bellagamba