Coronavirus controlli | gruppi Telegram per evitare i posti di blocco

Nel merito di quella che è la situazione Coronavirus controlli, viene alla luce una prassi da parte dei soliti furbi che finisce però per facilitare i contagi.

Coronavirus controlli
Coronavirus controlli la furbata per evitare i posti di blocco Foto dal web

Emerge un retroscena che fa quasi rabbia e che riguarda i controlli in piena emergenza Coronavirus intensificati nel corso delle festività di Pasqua. Infatti in molti non hanno voluto rinunciare ad una giornata fuori. Magari in una seconda casa in qualche località di vacanza, per chi ne ha la possibilità.

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In questo senso emerge l’esistenza di diversi gruppi su Whatsapp o Telegram ed istituiti appositamente per evitare i posti di blocco. E sono davvero tantissimi, in seguito a quanto scoperto dalle forze dell’ordine oppure a quanto confessato da diverse persone sui social. In pratica un utente segnala la presenza di un posto di blocco in modo tale che tutti gli altri si regolino di conseguenza. Addirittura su Telegram è anche possibile scrivere ‘posti di blocco’ nell’apposito campo di ricerca per potere avere a disposizione le indicazioni degli altri cosiddetti furbi e cercare di approfittarne.

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Coronavirus controlli, per colpa dei soliti furbi il Covid-19 circola ancora

La creazione di molti di questi gruppi risale alla metà di marzo 2020, e questa è proprio la conferma inconfutabile che il loro scopo è quello di evitare i controlli in piena emergenza Coronavirus. La maggior parte di queste discussioni riguarda la Lombardia, che continua ad essere la regione d’Italia più flagellata in assoluto dal Covid-19. A Pasqua i controlli hanno superato quota 270mila con 14mila sanzioni. Nello specifico: 213.565 le persone e 60.435 le attività sottoposte a controllo, con 13.756 i cittadini e 121 negozianti sanzionati.

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Timori per le festività di aprile e maggio

Poi emergono anche 100 denunce per false dichiarazioni e 19 denunce per violazione della quarantena da parte di altrettanti soggetti positivi. Ed ancora, 16 negozi chiusi e 31 con attività sospesa. Inutile dire che qualsiasi comportamento irresponsabile da chi si crede furbo finisce con l’agevolare la circolazione del Covid-19. E con il mettere in pericolo la salute di sé stessi e dei propri cari, oltre che di molte altre persone. Ed il timore ora è che simili comportamenti irresponsabili vengano messi in atto anche per le prossime festività del 25 aprile e del 1° maggio. Anche per questo motivo ci si attende una ulteriore stretta per allora sulle strade di tutta Italia.

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