Sarah Payne | l’orribile vicenda degli abusi e dell’assassinio | aveva 8 anni

La tremenda vicenda di Sarah Payne, la bambina rapina, sottoposta ad abusi carnali ed infine uccisa. Cosa è successo alla famiglia ed allo spietato mostro.

Sarah Payne
Come andò il terribile omicidio di Sarah Payne FOTO Mirror

Charlotte Payne aveva solo sei anni quando sua sorella maggiore, Sarah, fu rapita dal contorto pedofilo Roy Whiting. Questi abusò carnalmente della bambina di 8 anni per poi ucciderla e buttarne il corpicino.

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Tutto avvenne nel corso di una vacanza che la famiglia Payne stava trascorrendo nel villaggio di Kingston Gorse nel West Sussex, in Inghilterra. Sarah, Charlotte ed i loro fratelli Lee e Luke si trovavano a casa dei nonni e stavano giocando in un campo di grano. E Whiting era lì, in agguato, pronto ad approfittare di un momento utile per agire e mettere in atto il suo perverso piano. Fu così che colpì Sarah Payne alla testa e la rinchiuse in tutta fretta nel suo furgone. I fratellini non si erano accorti di niente. Il cadavere della bambina uccisa venne rinvenuto a distanza 16 giorni, senza vestiti, all’interno di un fossato poco profondo.

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Sarah Payne, come avvenne il rapimento

Roy Whiting FOTO Mirror

Il caso destò molto scalpore. Le forze dell’ordine arrestarono Whiting in un primo momento, per poi rilasciarlo dal momento che non c’erano prove concrete a carico di quest’ultimo. Il tutto avvenne nel luglio del 2000. Pochi giorni dopo proprio il pedofilo rubò un’auto e si diede alla fuga, ma venne fermato a seguito di un incidente dal quale ne uscì illeso, e fu incarcerato per quasi due anni. Intanto le indagini sull’assassinio della piccola Sarah Payne proseguivano. E tutto si chiuse con l’incriminazione di Whiting e con la sua condanna all’ergastolo per abusi carnali ed omicidio, con l’aggravante di avere avuto come vittima un minore. Nel furgone erano stipati oggetti descritti come “perfetti per compiere rapimenti, aggressioni carnali ed omicidi di bimbi. È una prigione in movimento”.

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Il corpo trovato dopo oltre due settimane in condizioni tremende

Charlotte Payne FOTO Mirror

Tra i macabri accessori rinvenuti spiccavano coltelli, funi e cravatte annodate come fossero manette. Una autopsia sui resti di Sarah confermò come la morte sopraggiunse in modo violento, probabilmente per asfissia e magari proprio ad abusi carnali in corso. Lo stato di decomposizione purtroppo era tale da complicare in maniera importante l’individuazione di una causa della morte precisa. Su di una ciocca di capelli venne rinvenuto del tessuto compatibile con quello dei sedili del furgone di Whiting. Questa fu una prova decisiva per l’incarcerazione a vita di quel mostro. Anche i fratelli della piccola vittima poi avevano testimoniato contro l’uomo, descrivendo alquanto accuratamente un mezzo che coincideva proprio con quel veicolo.

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Da allora è sorta la ‘Legge di Sarah’

Quella vicenda ha talmente lasciato il segno da portare alla promulgazione della cosiddetta ‘Legge di Sarah’ proprio in riferimento alla bambina. Riguarda il sistema di divulgazione di reati e violenze carnali compiuti sui minori. Tra l’altro quella vicenda portò anche Micheal e Sara Payne, i genitori di Sarah, a divorziare. L’uomo cadde nel vortice dell’alcolismo e venne arrestato e condannato a 16 mesi di prigione nel 2011 per avere aggredito da ubriaco suo fratello. Poi è morto a 45 anni. Charlotte Payne, che adesso ha 20 anni, si sta dando da fare per diventare una cantante. Ma ha confessato che quanto successo alla sua amata sorellina ancora la sconvolge.

Michael Payne FOTO Mirror
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