Coronavirus è pericoloso viaggiare? Indicazioni, cosa fare e dove non andare

Viaggi e aeroporti: come comportarsi con l’allarme Coronavirus. E’ pericoloso viaggiare? Dove non andare e cosa fare

Coronavirus Italia
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In seguito all’allarme per il Coronavirus in molti hanno disdetto viaggi e rimandato partenze. Non solo verso l’Asia, ma anche per altre destinazioni, per evitare soprattutto di passare negli aeroporti, luoghi in cui si teme una più alta possibilità di contagio.

Indubbiamente il Coronavirus fa paura: in Cina finora sono al momento 25 mila i casi di contagio accertati e quasi 500 i morti, ma fortunatamente arrivano anche delle notizie positive, ossia i primi casi di guarigione. Per quanto gli scienziati ci vadano molto cauti due farmaci, Abidol e Darunavir, si sono mostrati efficaci.

Ci sono poi le misure cautelative adottate da moltissimi Paesi tra cui l’Italia che si è mostrato tra i più attenti ed è stato il primo a bloccare tutti i voli da e per la Cina e a sospendere il rilascio dei visti. Ma cosa fare sei si ha un biglietto per una località asiatica? Ed ha giustificazione non partire per una destinazione europea pur di non passare in aeroporto o in stazione ferroviaria?

Coronavirus, viaggi: cosa fare e dove non andare

Il Coronavirus si è diffuso in quasi tutto il mondo. Il numero maggiore di contagiati fuori dalla Cina spetta a seguito da Singapore (28 casi), Thailandia (25 casi), Giappone (22 casi), Hong Kong (21 casi), Corea del Sud (19 casi), Australia (13 casi), Germania (12 casi), Malesia (12 casi), Stati Uniti (11 casi), Taiwan (11 casi), Macau (10 casi), Vietnam (8 casi), Francia (6 casi) Emirati Arabi Uniti (5 casi), Canada (4 casi), India (3 casi), Italia, Russia, Filippine, Gran Bretagna (2 casi), Nepal, Cambogia, Belgio, Spagna, Finlandia, Svezia, Sri Lanka (1 caso). Nessun Paese si può dire salvo dall’arrivo del virus sebbene i controlli e il blocco dei voli impediscano o almeno contegnono la diffusione. In alcuni stati come l’Italia le misure cautelative rendono davvero difficile che possa trasformarsi in un’epidemia.

Italia e Coronavirus: la situazione

In Italia i due turisti cinesi risultati positivi al Coronavirus sono attualmente ricoverati in terapia intensiva allo Spallanzani e fortunatamente finora non sono risultati altri casi. In Italia non c’è quindi un’epidemia in atto. Nel frattempo però si alza la soglia di attenzione: negli aeroporti italiani tutti i viaggiatori in arrivo passeranno attraverso scanner termici per il controllo della temperatura ed è stato potenziato il numero 1500 per fornire informazioni sul Coronavirus e segnalare casi sospetti.L’Italia ha dichiarato l‘emergenza sanitaria per sei mesi ed ha allertato e dato linee guida ai medici di famiglia per gestire eventuali casi. E proprio nel nostro Paese i ricercatori dello Spallanzani hanno isolato il virus: dando un fondamentale contributo allo studio di un vaccino.

Coronavirus in Cina: viaggi vietati

Dall’Italia non partono aerei per la Cina e anche altri Paesi hanno chiuso lo spazio aereo. I nostri connazionali presenti nel Paese e in particolare a Wuhan, la città da dove si è originata l’epidemia, sono rientrati nel nostro Paese e sono ora in quarantena presso un presidio militare a Roma tenuti sotto la massima sorveglianza. Intanto in Cina si vive in una situazione difficilissima e irreale. Wuhan è una città da 11 milioni di persone ed è ora una città fantasma: bloccati tutti i trasporti, persone chiuse in casa, ospedali costruiti in 10 giorni per poter ospitare i tanti contagiati. Vicino si trova Huanggang, città di 7.5 milioni di persone, e anche qui è tutto chiuso e i trasporti fermi. A Pechino, la Città Proibita, è stata chiusa. Cancellati tutti gli eventi nazionali.

Coronavirus negli altri Paesi: restrizioni e blocchi

Negli Stati Uniti dal 2 febbraio tutti i cittadini stranieri che hanno soggiornato in Cina nei 14 giorni precedenti l’arrivo negli States non potranno entrare. Per i cittadini americani è previsto ovviamente un trattamento differente. Tutti i voli dalla Cina sono indirizzati verso 7 aeroporti dove è previsto un screening medico per i passeggeri in transito.
Restrizioni all’ingresso ci sono in Vietnam, Filippine e Micronesia.

Cosa fare prima di partire per un viaggio

Il Ministero della Salute raccomanda a chi si mette in viaggio per i Paesi asiatici o per paesi più a rischio sanitario di vaccinarsi contro l’influenza. Il vaccino antinfluenzale è di nuovo disponibile presso le ASL. E’ poi opportuno parlare con il proprio medico di famiglia per eventuali altre profilassi. I

Informatevi anche presso il sito ViaggiareSicuri per avere ulteriori informazioni riguardo il Paese dove andate.

Se si viaggia per un Paese Europeo non sono previste particolari misure cautelative, se non quelle di prassi di buona igiene. Non è quindi pericoloso viaggiare in Europa, ma è opportuno e necessario avere attenzione. Lavarsi quindi spesso le mani, portare con sé della salviette igieniche, non stare vicino a chi presenta sintomi influenzali.  L’uso delle mascherine nelle aree non di contagio è decisamente superfluo, ma se volete evitarvi di prendere un raffreddore è senz’altro utile!

Se partite per un Paese extra europeo con un sistema sanitario non efficiente è opportuno prendere maggiori cautele. In queste condizioni una possibile epidemia sarebbe difficilmente arginabile. Confrontatevi dunque con il vostro medico su che comportamenti adottare.

Dove non andare per il Coronavirus

L’Italia ha bloccato tutti i voli da e per la Cina, inclusa Hong Kong, Macao e Taiwan. Oltre alla chiusura dello spazio aereo, molte compagnie hanno bloccato i voli per diverse città della Cina.
A parte la Cina per cui i viaggi sono off limits, oltre che ovviamente sconsigliati ed è quindi ovviamente pericoloso viaggiare in Cina, non ci sono Paesi in cui è vietato andare. Indubbiamente tutti i Paesi fisicamente più vicini alla Cina sono più esposti al rischio di contagio e i Paesi meno avanzati dal punto di vista sanitario rischiano di avere meno strumenti per fronteggiare un’eventuale diffusione del virus.

Se si viaggia verso una zona potenzialmente a rischio sanitario è opportuno prendere delle precauzioni igieniche:

  • lavarsi le mani con acqua e sapone frequentemente
  • coprirsi con il gomito o con un fazzoletto poi da gettare naso e bocca quando si starnutisce
  • evitare luoghi affollati
  • evitare mercati di animali vivi
  • evitare mercati del pesce
  • evitare di toccare animali
  • evitare di mangiare carni non cotte

Cosa fare in aeroporto

In molti aeroporti sono attivi sistemi di controlli sanitari. Scanner termici ci sono negli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Linate così come a Los Angeles, New York e San Francisco e molti altri stanno seguendo lo stesso esempio. Anche in Asia ci sono scanner per la rilevazione della temperatura negli aeroporti di Hong Kong e Taiwan, in Thailandia, Malaysia, Filippine, Singapore e Corea del Sud.

Arrivate un po’ prima in aeroporto, evitate le ore di maggior afflusso. Lavatevi spesso le mani, non toccatevi il viso con le mani sporche, evitate il contatto con persone che mostrano segni di malattia, se siete cagionevoli indossate una mascherina.

 

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