Abusi Vaticano | Le Iene raccoglie altre tre testimonianze | “Preti e suore pedofili”

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A ‘Le Iene’ si parla di abusi Vaticano nella puntata del 17 novembre 2019, con tre nuove testimonianze che si aggiungono ad altre svelate in passato.

Abusi Vaticano, del delicatissimo tema tratta la trasmissione ‘Le Iene‘ all’interno della puntata trasmessa domenica 17 novembre 2019. In particolare il programma di inchieste di Mediaset ha raccolto la testimonianza di due giovani ex chierichetti. Le loro parole erano state divulgate nelle scorse puntate ed entrambi confermavano di avere subito degli atti libidinosi illeciti nel pre-seminario San Pio X, situato a soli 200 metri di distanza dalla basilica di San Pietro. A questi ora si aggiungono altre tre presunte vittime, tutte molestate a loro dire quando avevano solamente 11 anni di età. Quella struttura è l’unica all’interno dello Stato Vaticano dove vivono dei bambini per quanto riguarda l’ambito strettamente connesso alla Chiesa ed alle sue dinamiche. Si tratta dei cosiddetti ‘chierichetti del Papa’.

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Abusi Vaticano, ‘Le Iene’ raccolgono tre nuove testimonianze

Ed in totale ‘Le Iene’ raccolgono il racconti di cinque vittime di abusi in Vaticano. Ma si teme che il numero possa essere più grande. Ne parla nello specifico l’inviato Gaetano Pecoraro assieme a Riccardo Spagnoli. Pecoraro poi ha ricevuto anche delle minacce da un fratello di una di queste vittime. “Dovunque tu sia verrò da te e ti spezzerò” si è sentito dire il giornalista per telefono. Nelle scorse puntate le luci erano puntate su Kamil, che è stato chierichetto sia di papa Benedetto XVI che di Francesco. Lui aveva raccontato di avere assistito agli abusi di Marco, un suo compagno di stanza. Sia lui che un altro giovane accusavano di tutto ciò un seminarista poi divenuto sacerdote. Una delle vittime ha inviato una mail a ‘Le Iene’ parlando di “preti e suore pedofile che attingevano a piene mani ogni giorno”.

Papa Francesco ha tolto l’improcedibilità per questi fatti

Le Iene fanno il nome di un certo don Gabriele Martinelli. Il quale, lo scorso 17 settembre, è stato rinviato a giudizio per abusi e violenza libidinosa ai danni di minore. Chiesto lo stesso provvedimento anche per don Enrico Radice, rettore proprio del pre-seminario al tempo in cui si consumò questa torbida vicenda. Quest’ultimo sarebbe accusato di favoreggiamento. E se ora è possibile indagare all’interno di ciò che si ritiene sia avvenuto all’interno delle mura vaticane è anche merito di papa Francesco. Infatti Bergoglio ha voluto fortemente rimuovere la improcedibilità precedentemente prevista per questo tipo di fatti.

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