Un figlio drogato con gravissimi problemi di tossicodipendenza aveva reso la vita impossibile alla sua famiglia. E stava facendo del male anche a sé stesso.
Il figlio drogato di 17 anni li minacciava e li derubava. E così, per proteggerlo e per aiutarlo, i suoi genitori lo denunciano e lo fanno arrestare. La vicenda è accaduta a Milano, con una madre ed un padre da tempo in balia del giovane tossicodipendente, il quale usava rivolgersi a loro con comportamenti violenti. Esasperati, i due hanno chiesto aiuto alla polizia, esprimendo forte preoccupazione sia per lo stato d’animo del figlio drogato che per le sue condizioni di salute. Una volta giunta in commissariato, la coppia ha rivelato tutto quanto succedeva in casa loro. Della vicenda è stato informato anche il Tribunale dei Minori, il quale ha precisato che non esiste alcun obbligo di cura imposto dalla legge per soggetti affetti da dipendenza. “Ma se in un procedimento penale il minorenne responsabile viene condannato a scontare servizio in comunità, allora è possibile trattenere quest’ultimo anche senza il suo consenso”.
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Figlio drogato, a causa sua la vita a casa era diventata impossibile
Parole rilasciate da Ciro Cascione. Questi è procuratore capo del Tribunale dei Minori e ha parlato al Corriere della Sera. Ma a quei due genitori non resta altra strada da percorrere. Hanno raccontato che l’adolescente aveva cominciato a fumare cannabis in modo intenso. E già da quando frequentava la terza media. Poi le droghe che assumeva erano diventate via via sempre più pesanti, tra cocaina, ketamina, crack e pure psicofarmaci.
Il giovane è finito in una spirale di tossicodipendenza senza via di uscita e quello della comunità rappresenta l’unico modo per dargli una mano, cercando di renderlo consapevole del male che ha fatto e che sta facendo a sé ed ai propri familiari. Il ragazzo ha abbandonato gli studi e ha tenuto un comportamento perennemente aggressivo, con minacce, furti e violenze perpetrate ai genitori a casa. Inoltre il consumo intensivo di stupefacenti non gli consente più di dormire e di percepire la reale entità delle cose.
