Milano, una giovane tossicodipendente sniffa davanti a tutti: sconcerto in metro FOTO

tossicodipendente sniffa metro
La tossicodipendente sniffa cocaina in metro, incurante dei presenti – FOTO: ilgiornale

Una tossicodipendente di età alquanto giovane ha ‘tirato’ della cocaina in metropolitana, davanti a diversi pendolari. L’immagine lascia tutti sgomenti.

Un episodio davvero controverso è avvenuto in metropolitana a Milano. Protagonista una tossicodipendente che ha sniffato una dose di stupefacenti passata lei da uno dei due uomini con i quali stava viaggiano. Il fatto è avvenuto alla stazione di Lampugnano, con la giovane che ha tirato su quella che sembrava essere della cocaina. Il tutto davanti a diversi passeggeri attoniti, tra i quali una operatrice di un centro di sostegno per tossicodipendenti, che ha documentato il tutto. La donna ha riferito di aver visto la tossicodipendente viaggiare in compagnia di due uomini. Poi uno dei due ha estratto delle bustine con dentro gli stupefacenti, sbriciolandoli su un sediolino. E la donna ci si è subito avventata sopra. L’altro ha provato a coprire la giovane, che sembrava smaniosa e fuori di se. Ed entrambi hanno preso lei per le braccia una volta giunti alla fermata Duomo e sono scesi, fa sapere la testimone.

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Tossicodipendente, sniffa davanti ai passeggeri: “Ennesimo brutto episodio”

E purtroppo brutti fatti come questo non rappresentano affatto una eccezione a Milano e dintorni, dove il consumo di droga – ed in particolare di cocaina – è in forte crescita. Le forze dell’ordine stanno portando avanti da tempo delle campagne di informazione sui rischi correlati all’assunzione di sostanze stupefacenti. La cocaina poi viene vista come una sorta di rito conviviale da consumare in gruppo, facilmente ed in ogni circostanza. Inoltre non è affatto costosa, neppure per chi non dispone di grossi mezzi di sussistenza in termini economici. A parlare di quanto accaduto è stato ‘Il Giornale’, che descrive anche la reazione di sgomento dell’operatrice per la cura alla tossicodipendenza.

“Quei due erano convinti di essere intoccabili”

“Sono sconvolta, ho provato come la sensazione di lottare senza armi contro qualcosa di più grande di noi. Nessuno dei presenti sapeva se e come intervenire, quei due energumeni avrebbero potuto avere delle armi con loro ed essere dei violenti. Fatto sta che hanno agito alla luce del sole, come se sapessero che non ci sarebbero state gravi conseguenze nei loro confronti. Sembravano padroni del territorio, mafiosetti convinti di potersi imporre su tutti”.

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