Omicidio Luca Sacchi, chi sono gli assassini arrestati

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Omicidio Luca Sacchi chi sono gli assassini FOTO viagginews

Catturati nella notte i due malviventi responsabili dell’omicidio di Luca Sacchi. Emergono i primi particolari su entrambi.

Nel corso dell’ultima notte sono arrivate novità di rilievo sull’omicidio Luca Sacchi. Infatti i due malviventi che hanno ucciso il giovane nel corso i una drammatica rapina avvenuta a sera tarda mercoledì 23 ottobre si trovano ora in manette. L’agenzia Adn-Kronos fa sapere che uno di loro si è costituito nel corso di questa notte, presentandosi alla caserma di polizia di via Genova a Roma accompagnato dal suo avvocato. Sottoposto ad interrogatorio, questi avrebbe fatto il nome del proprio complice, subito raggiunto e fermato in una operazione svolta da diversi poliziotti con anche l’ausilio dei carabinieri. I due sarebbero entrambi cittadini italiani e residenti a Roma. Avrebbero rispettivamente 20 e 25 anni. Uno di loro sarebbe incensurato, senza alcun atto contrario alla legge riscontrato in passato fino all’omicidio Luca Sacchi, a parte qualche episodio controverso ma di lieve portata. L’altro invece avrebbe dei precedenti per droga.

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Omicidio Luca Sacchi, la testimonianza della fidanzata: “Parlavano romanesco”

La fidanzata del povero Luca, la 25enne Anastasia Kylrmnyk, aveva detto alle forze dell’ordine che entrambi i killer si esprimevano con un forte accento romanesco. Attualmente entrambi sono tenuti in custodia cautelare presso la Questura di Roma, con la cattura avvenuta poco prima delle 03:00 di stanotte. Ritenendo entrambi ancora come sospettati dell’omicidio di Luca Sacchi, si apprende che entrambi si sarebbero avvalsi della facoltà di non rispondere, anche se poi quello dei due che si è costituito ha fatto il nome del suo complice. gli inquirenti comunque intendono raccogliere quanti più indizi su questo caso, in quanto intravedono la possibilità che possano esserci altri motivi rispetto alla rapina. La fidanzata di Luca ha dichiarato agli investigatori di essere stata colpita alla nuca con una mazza e di essere stata strattonata. I malviventi le avevano detto di consegnare loro la borsa.

I due si aggiravano a bordo di una Smart: “Cercavano vittime da rapinare”

Luca è intervenuto a quel punto, forte delle sue competenze nelle arti marziali, ma uno dei due ha sparato dritto alla sua testa, di spalle. Entrambi sono fuggiti su una Smart bianca, secondo il resoconto della ragazza. Altre persone sostengono però di averli visti correre a piedi in direzione del parco. La presenza della Smart comunque è stata notata anche da altri testimoni, tutti sottoposti ad interrogatorio. In più di uno sostiene di avere visto l’utilitaria girare più volte nella stessa zona, come se si trattasse di una ronda da parte dei rapinatori allo scopo di individuare delle potenziali vittime. All’esterno dei negozi che sorgono nella zona dove è avvenuto l’omicidio sorgono quattro telecamere. Le riprese del circuito chiuso di sicurezza sono ora al vaglio delle forze dell’ordine.

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