Nadia Toffa truffa, finta donazione alla chiesa: caccia ai malintenzionati

Nadia Toffa truffa
Nadia Toffa truffa a danno di alcuni preti nel Bresciano FOTO viagginews

Brescia Nadia Toffa Truffa – scoperti tre tentativi da parte di alcuni malintenzionati specialisti in questo genere di raggiro, vittime designate dei preti.

Una truffa che sfruttava il nome della povera Nadia Toffa. Agiva così una banda di veri e propri professionisti dell’imbroglio, composta da elementi specializzati in questo genere di raggiri. Le loro vittime designate erano esclusivamente dei religiosi. Due persone, che potrebbero avere avuto degli altri complici, hanno provato a buggerare tre parroci in provincia di Brescia dichiarando di essere dei rappresentanti legali nominati dalla sfortunata giornalista 40enne scomparsa lo scorso 13 agosto 2019. Il meccanismo era semplice ed è stato utilizzato molte altre volte in frodi simili. Stavolta però i malintenzionati contavano di poter mettere a segno i loro colpi potendo far leva sul buon nome della povera Nadia Toffa.

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Nadia Toffa truffa, nessuna delle vittime è caduta nel tranello

La truffa consisteva nello svelare alle vittime l’intenzione da parte di quest’ultima di volere effettuare una consistente donazione alla chiesa. C’era però bisogno di pagare delle necessarie spese notarili e tasse di successione, cosa che portava i malintenzionati a chiedere un anticipo di 2mila o anche 3mila euro. Per fortuna nessuno dei tre parroci ha abboccato ed anzi, tutti loro hanno denunciato questi delinquenti. Il cui tentativo di crimine è reso ancora più odioso dal fatto di sfruttare l’immagine di una persona amatissima che purtroppo non c’è più. I carabinieri stanno cercando di individuarli, sfruttando in particolare le coordinate bancarie che hanno lasciato ai religiosi, oltre ai loro tabulati telefonici.

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