Donne uccise, i corpi dati in pasto ai maiali: trovati nuovi resti – FOTO

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Tre donne uccise e date in pasto ai maiali presumibilmente da Valerio Sperotto FOTO viagginews

Il caso delle donne uccise con tutta probabilità da Valerio Sperotto con i loro cadaveri dati in pasto ai maiali presenta ad anni di distanza un nuovo elemento.

Si ritorna a parlare della vicenda che vede imputato Valerio Sperotto, ormai defunto dal 2011, per la scomparsa di tre donne uccise probabilmente da quest’ultimo. I resti di tutte loro sono poi spariti, e da diverso tempo gli inquirenti ritengono che l’uomo, allevatore deceduto a 64 anni, ne abbia dato i corpi in pasto ai suoi maiali. I fatti sarebbero avvenuti in periodi diversi nella residenza di Sperotto a Velo d’Astico, in provincia di Vicenza. In seguito ad alcuni sopralluoghi emerge ora un reperto. È una unghia umana, che si è stabilito appartenere a Virginia Mihai, la sua seconda moglie. Quest’ultima sparì nel nulla nell’aprile del 1999. Prima di lei era toccato alla prima consorte di Sperotto, Elena Zecchinato, scomparire dalla circolazione. Delle donne uccise (non sembrano esserci dubbi riguardo al loro triste destino) non si è mai più saputo nulla.

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Donne uccise, erano due mogli ed una fidanzata di Sperotto

Lui ha sempre sostenuto che entrambe si fossero allontanate di loro spontanea volontà verso destinazioni ignote. Tesi che però non ha mai convinto gli investigatori. Come se non bastasse, sembra che anche un’altra donna sia diventata cibo per i maiali di Sperotto. Si tratterebbe di una fidanzata, presumibilmente di giovane età, proveniente dall’Est Europa. Con quest’ultima l’uomo avrebbe intrattenuto una relazione negli anni ’90, prima di sposare Virginia Mihai. Anche questa terza persona risulta sparita nel nulla da ormai oltre 20 anni e ci sarebbero dei testimoni che avrebbero confermato questa relazione. All’interno delle vasche di contenimento dei liquami nell’allevamento di maiali di Valerio Sperotto sono stati scoperti nuovi frammenti e resti umani.

Trovati nuovi resti, l’assassino avrebbe avuto dei complici

Il rinvenimento è avvenuto per opera dei carabinieri del nucleo investigativo di Vicenza e del personale scientifico del laboratorio Labanof di Milano. Anche una motosega desta l’interesse degli inquirenti. Lo strumento potrebbe essere stato usato a suo tempo per smembrare i corpi delle tre donne. Tutti i reperti sequestrati verranno presumibilmente sottoposti a delle osservazioni per cercare eventuali tracce di Dna. Ed al vaglio di chi sta portando avanti le indagini, con delle nuove ricerche intraprese nello scorso mese di settembre, ci sarebbe anche l’idea che Sperotto possa avere agito con l’aiuto di uno o più complici.

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