Ministro dell’Istruzione, la Storia a scuola “incoraggia la violenza e il conflitto”

Secondo il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti le guerre hanno troppo spazio nei programmi di Storia: sembra “Trono di Spade”. 

Dopo la tassa sulle merendine, la richiesta ai presidi di giustificare gli scioperanti ambientalisti, la proposta di togliere i crocefissi dalle aule, e l’iscrizione di suo figlio alla scuola inglese, il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti torna a far parlare di sé. Ieri, durante un convegno sulla scuola, ha detto la sua in merito all’insegnamento della Storia: “Credo molto in un approccio che superi la superficialità del libro di testo. È come se raccontassimo una storia che è la versione libresca del Trono di spade”. Come dire che i libri di testo sono assimilabili a una serie televisiva fantasy in cui si discetta solo di battaglie e guerre insensate, con una superficialità che il ministro intende evidentemente contrastare.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

La Storia secondo il ministro Fioramonti

“Mio figlio mi chiede spesso: Papà perché la Storia è una sequenza di battaglie? Poi ci lamentiamo che la società di oggi incoraggia la violenza e il conflitto. Non sempre la Storia è maestra di vita ma serve ad avere una lente con cui leggere futuro” ha poi osservato il ministro Fioramonti. In altre parole, basta libri di testo pieni di inutili nozioni su battaglie, guerre, eserciti e condottieri. Al futuro dell’Italia servono giovani che studino la Storia in modo più approfondito e con “focus sul contemporaneo”. Anche così, a suo dire, la violenza e il conflitto sul lungo periodo saranno sconfitti. Last but not least, il ministro ha espresso rammarico per la scarsa conoscenza della Storia recente. Ma su questo alza le mani: “È un problema che non so come risolvere perché il programma è lungo…”.

EDS

 

Impostazioni privacy