Ezio Bosso malattia: “Non posso più suonare, non ci riesco”

Ezio Bosso malattia
Il compositore Ezio Bosso spiega perché non può più suonare: “Colpa della malattia” – FOTO: Twitter

Il compositore Ezio Bosso svela il motivo per il quale non lo vediamo più al pianoforte: “La malattia mi sta limitando, non è come vorrei. Ma mai arrendersi”.

Ezio Bosso, famoso direttore d’orchestra e compositore, ha spiegato il motivo per il quale non lo vedremo mai più al pianoforte. Ospite della Fiera del Levante a Bari, alla presenza del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il torinese nato nel 1971 è affetto dal 2011 da una malattia neurodegenerativa che inizialmente era stata scambiata per sclerosi laterale amiotrofica (Sla). In quell’anno Ezio Bosso subì un intervento chirurgico per la rimozione di una neoplasia, venendo colpito da una sindrome autoimmune. Tuttavia il tenace artista non ha mai smesso di suonare e di incantare il mondo con la sua bravura. Fino a tempi recenti. Ora lui stesso ha ammesso che ha due dita che non rispondono più bene a quello che il cervello comanda.

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Ezio Bosso malattia: “Purtroppo non posso più suonare. Ma non esistono limiti”

“Se mi volete bene, smettete di chiedermi di suonare qualcosa al pianoforte. Soffro tantissimo per questa cosa, non riesco più a dare abbastanza alla musica. E quando saprò di non potere più gestire nemmeno una orchestra, smetterò di fare anche quello. Proprio il 13 settembre Bosso ha compiuto gli anni. Alla Fiera del Levante non era solo: c’era anche il suo fedele cane Ragout (‘Ragù’). “Il talento non basta per essere un musicista – afferma l’abilissimo Ezio – ad un certo punto bisogna capire che serve anche la disciplina. Il duro lavoro quotidiano è ciò che ti migliora sotto ogni aspetto. La musica è un focolare attorno al quale sedersi, il linguaggio universale che abbatte ogni barriera a prescindere dalle diversità”.

“Niente è impossibile”

Poi il compositore ha chiesto a tutti i presenti di fare un applauso all’articolo 9 della Costituzione Italiana. ‘La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione’. “Una cosa fantastica perché equipara musica, arte e paesaggio, cose delle quali dobbiamo prenderci cura. Il loro valore non dobbiamo scoprirlo solamente quando queste meraviglie spariscono”. Sulla disabilità: “È solo negli occhi di chi guarda, il talento è talento in ognuno, così come le persone sono tali ‘con le ruote o senza’. Con pazienza, ad ogni età si può imparare. Se uno ci mette tempo ed impegno, niente è impossibile”.

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