Bibbiano, sette bambini tornano a casa ma vanno reinseriti nelle famiglie

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Sette bambini tornano a casa dopo le mostruosità di Bibbiano – FOTO: Pixabay

Le malefatte e le mostruosità di Bibbiano sono state scoperte, ora è tempo per tanti bambini di ricominciare a vivere ma servirà del tempo.

Piano piano si ricompongono i pezzi che lo scandalo Bibbiano ha provocato in diversi anni di affidi forzati. Tanti bambini erano stati scippati alle loro famiglie senza motivo, con crudeltà ed al solo scopo di fare soldi, con una vera e propria associazione a delinquere organizzata a questo scopo da esponenti politici locali e coloro che sembravano stimati professionisti. L’inchiesta ‘Angeli e Demoni’ ha scoperchiato questo vaso di Pandora, nonostante qualcuno dei personaggi responsabili di queste mostruosità avesse cercato di impedire agli inquirenti di indagare su un numero di affidi anomalo per la tranquilla e prosperosa provincia di Reggio Emilia. Il quotidiano ‘La Verità’ fa sapere che altri tre bambini sono tornati nelle rispettive famiglie d’origine su diretta disposizione del Tribunale dei Minori di Bologna.

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Bibbiano, 7 bimbi tornano a casa

La prima era stata la bimba di 10 anni del ‘caso pilota’, tolta alla nonna dietro al pretesto di un disegno manipolato da una psicologa che si era inventata degli abusi sulla piccola da parte del suo patrigno, mai avvenuti. Ed altri quattro bimbi hanno potuto riabbracciare le loro famiglie, anche se per alcuni di loro il processo di reinserimento in un contesto normale richiederà del tempo. Tra i casi mostruosi emersi dai fatti di Bibbiano e della Val d’Enza emerge anche quello di un padre residente a Parma al quale avevano tolto 2 figli, lasciandogli solo il maggiore, disabile. I ragazzini erano stati affidati alla sua ex moglie, che nel frattempo si era rifatta una nuova vita a Bologna con la sua compagna.

Servirà del tempo per poterli reinserire nelle loro famiglie

Ora però il papà ha potuto riabbracciare i propri figli, avendo il Tribunale dei Minori del capoluogo emiliano riscontrato elementi di idoneità alla messa in pratica dell’esercizio genitoriale da parte dell’uomo, i cui incontri con i suoi bimbi sono sempre risultati positivi, da quando si apprende. E nel frattempo si viene a sapere anche di altri casi analoghi a quelli di Bibbiano, avvenuti a Modena e provincia. Sembra alquanto compromessa poi la posizione del professionista Claudio Foti, direttore del centro studi ‘Hansel e Gretel’ di Torino e che in questa torbida storia pare abbia avuto una posizione di rilievo, al punto da portarlo agli arresti domiciliari ed anche alla revoca del permesso di svolgere corsi di formazione, su diretta disposizione del Ministero dell’Istruzione.

Una delle assistenti sociali ammette gli illeciti

In questo senso è giunta pure la confessione di una tale Cinzia Magnarelli, tra le assistenti sociali indagate in ‘Angeli e Demoni’, la quale ha ammesso di aver falsificato delle relazioni per dare il luogo a procedere agli affidi coercitivi ed immotivati dei bimbi. “Ma l’ho fatto perché costretta dai miei superiori. Ad un certo punto però non ho più retto, infatti a settembre 2018 ho chiesto di essere trasferita”. La donna, che non ha mai denunciato gli illeciti, da quanto si viene a sapere, realizzata finti rapporti per poter togliere i bambini alle loro famiglie e darli in affidamento ai Servizi Sociali. Nei suoi confronti sono state spiccate le accuse di falso ideologico e di frode processuale.

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