Antonio Ciontoli si difende in tv: “Non sono un mostro, la verità sull’omicidio di Marco”


Antonio Ciontoli si difende in tv: “Non sono un mostro, la verità sull’omicidio di Marco”. L’intervista di questa sera dell’uomo rivelerà alcuni particolari sull’omicidio di Marco Vannini.

Sarà attraverso l’intervista ad Antonio Ciontoli, che verrà trasmessa questa sera nel corso del programma di Rai 3 Storie Maledette – Quel colpo che arriva al cuore, condotto da Franca Leosini, che si approfondiranno molti particolari legati alla vicenda dell’omicidio di Marco Vannini.

Antonio Ciontoli: questa sera la sua intervista svelerà alcuni particolari sul caso di Marco Vannini

Era il maggio del 2015 quando Marco Vannini perse la vita a casa della propria fidanzata Martina. A confessare di aver esploso il colpo fu il padre della ragazza, Antonio Ciontoli, sottoufficiale della Marina e inquadrato nei servizi segreti. Ciontoli raccontò che il colpo era esploso “per errore”, versione poi modificata in “per gioco” da una delle armi incustodite che proprio Marco gli aveva chiesto di poter vedere. L’interrogativo che si sta facendo strada nell’ultimo periodo però è se sia stato proprio Ciontoli a sparare o se invece in tutti questi anni abbia protetto il vero artefice della tragedia, ovvero il figlio Federico. Versione questa sostenuta da un testimone le cui dichiarazioni avrebbero riaperto la questione e i dubbi su cosa realmente sia accaduto quella notte.
In attesa di quanto decreterà la sentenza della Corte di Cassazione, questa sera Antonio Ciontoli sosterrà la propria versione dei fatti, intervistato da Franca Leosini.

Le polemiche sull’intervista ad Antonio Ciontoli

L’intervista ha suscitato alcune polemiche nei giorni scorsi, tra cui quella della madre di Marco, intervistata dalla trasmissione Chi l’ha visto?, alla quale non è piaciuto di non essere stata avvertita di questa intervista che riguarda in modo diretto il figlio. La famiglia del ragazzo ucciso ha sempre sostenuto in passato di non poter perdonare Ciontoli, il quale ha ribadito spesso l’affetto che lo legava al ragazzo e il fatto di averlo per sempre sulla propria coscienza ma di non essere un mostro.

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