Alessandro Greco e il bimbo miracolato: “Merito di Padre Pio”

Il miracolo che ha visto protagonista il giovane Matteo Colella continua a far discutere a quasi vent’anni di distanza. 

Era una fredda mattina del 20 gennaio 2000. Matteo Colella si trovava a scuola e iniziò ad accusare uno strano malessere, con una febbre che salì ben presto a 40 gradi. Le sue condizioni fisiche continuarono ad aggravarsi e i suoi genitori decisero di portarlo in ospedale, presso la Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo. Di lù a poco arrivò una diagnosi tremenda: meningite acuta. La situazione precipitò nel giro di 24 ore: ben nove organi vitali del ragazzo, che allora aveva appena 7 anni, furono compromessi. Matteo fu colpito da cianosi, edema polmonare e bradicardia, ed entrò quindi in coma. I medici sapevano di dover tentare l’impossibile, ma lo consideravano ormai spacciato.

Nella disperazione più nera, i genitori di Matteo, devoti da anni a Padre Pio, decisero di provare l’ultima carta, iniziando a pregare il padre con le stimmate affinché guarisse il loro figlio. E, incredibilmente, dopo dieci giorni di coma Matteo effettivamente guarì, senza riportare alcuna grave conseguenza: era come se si fosse ripreso da una semplice influenza. Dopo aver superato quei giorni, Matteo raccontò ai genitori che mentre era in coma gli era apparso il volto di un vecchio ”con la barba bianca e un saio lungo e marrone” che gli diceva ”non ti preoccupare, tu presto guarirai”.

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La devozione di Alessandro Greco

Del miracolo di Padre Pio, come l’ha ufficialmente riconosciuto la Chiesa, si è tornato a parlare oggi a “La Vita in Diretta”, su Rai 1. Ospite in studio Alessandro Greco, a sua volta molto devoto al padre con le stigmate: “Ho sempre avuto una devozione particolare per lui – ha raccontato il noto conduttore – ma devo il mio primo viaggio a San Giovanni Rotondo a Lino Banfi, quando facevo con lui un programma nel 1994-1995. Lui mi disse che doveva andare lì in viaggio e avvenne per me questo incontro con questa realtà che mi ha colpito soprattutto spiritualmente”.

“La grande forza di questo frate è essersi completamente uniformato a Cristo – ha aggiunto Greco – in particolare l’essere al servizio della gente, delle persone bisognose, in tutto quelle che sono le loro necessità, dai bisogni di natura spirituale a quelli di natura fisica. Esattamente quello che ha fatto Gesù e che ci sta insegnando nuovamente il Cristo in questo Triduo di Pasqua”. Non a caso Alessandro Greco ha condotto per due edizioni “Una voce per Padre Pio”, programma in onda su Rai 1 dal 2000 ad oggi. “La fede – ha concluso – è la capacità di svuotarsi il più possibile di se stessi dell’io per fare entrare Dio”.

EDS

 

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