Multa a Ryanair e Wizz Air dall’Antitrust per il bagaglio a mano a pagamento

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Aerei low cost (iStock)

Multa a Ryanair e Wizz Air dall’Antitrust per il bagaglio a mano a pagamento: pratica commerciale scorretta.

Una mega multa di 4 milioni di euro è stata inflitta dall’Antitrust alle compagnie aeree low cost Ryanair e Wizz Air per il bagaglio a mano a pagamento. Da mesi l’Autorità garante della concorrenza e del mercato aveva avviato un’istruttoria a seguito dell’introduzione delle nuove regole sul bagaglio a mano da parte della compagnia irlandese Ryanair, seguita dall’ungherese Wizz Air. Tutto quello che c’è da sapere.

Multa a Ryanair e Wizz Air per il bagaglio a mano a pagamento

Va avanti la querelle tra l’Antitrust italiano e le compagnie aeree low cost Ryanair e Wizz Air, a seguito dei due procedimenti di istruttoria che l’Authority aveva avviato a settembre e ottobre 2018 contro le due compagnie a causa dell’introduzione delle nuove regole sul bagaglio a mano; prima da parte di Ryanair e poi di Wizz Air.

Lo scorso autunno le due compagnie aeree, come sappiamo, avevano introdotto il bagaglio a mano (trolley) a pagamento. Per l’Antitrust, però, si tratta di una pratica commerciale scorretta, per questo motivo era stato avviato un procedimento contro le due compagnie, con l’adozione di un provvedimento cautelare di sospensione dell’applicazione delle nuove regole. Ne era seguita una controversia davanti al Tar del Lazio, che aveva sospeso i provvedimenti cautelari dell’Antitrust, dando ragione, almeno in questa prima fase della controversia, a Ryanair e Wizz Air.

L’Antitrust, però, non si è fermata e le istruttorie avviate lo scorso autunno si sono concluse con la sanzione di 4 milioni di euro per le due compagnie aeree per pratica commerciale scorretta. Rispettivamente: 3 milioni a Ryanair e 1 milione a Wizz Air.

Volo Ryanair (iStock)

La notizia è stata data dalla stessa Antitrust in una nota. Secondo l’Authority, Ryanair e Wizz Air le modifiche apportate alle regole di trasporto del bagaglio a mano grande, il trolley, costituiscono una pratica commerciale scorretta in quanto ingannano il consumatore sull’effettivo prezzo del biglietto, non includendo più nella tariffa base un elemento essenziale del contratto di trasporto aereo quale è il ‘bagaglio a mano grande’. Spiega la stessa Antitrust nella nota.

Le due compagnie low cost dovranno comunicare all’Autorità entro 60 giorni le misure adottate in ottemperanza a quanto deciso.

Come emerso dalle istruttorie dell’Antitrust, dal 1° novembre 2018 Ryanair e Wizz Air consentono ai passeggeri di portare gratuitamente in cabina solo una borsa piccola, da posizionare sotto il sedile, ma non il trolley. Molti passeggeri hanno viaggiato per anni con le compagnie aeree low cost solo con il bagaglio a mano da portare in cabina, evitando di dover pagare un costo aggiuntivo per imbarcare il bagaglio in stiva.

A fare le prime modifiche era stata Ryanair, prima imbarcando in stiva tutti i bagagli, anche il trolley piccolo (o bagaglio a mano grande) che i passeggeri normalmente portavano in cabina e che per un po’ di tempo ha continuato ad essere imbarcato comunque gratuitamente, anche in stiva. Ryanair aveva spiegato l’introduzione delle nuove regole con esigenze di una maggiore rapidità nelle procedure di imbarco, spesso rallentato dalla sistemazione dei trolley nelle cappelliere, e soprattutto con esigenze di spazio. Poi la compagnia ha iniziato a far pagare questo servizio, introducendo le nuove regole. In cabina sugli aerei Ryanair dal 1° novembre scorso si può portare solo una borsa piccola (borsa da donna, zaino, ecc.). Il trolley rigido piccolo in cabina può essere portato solo dai passeggeri che hanno acquistato un biglietto con imbarco prioritario, dunque pagando un supplemento. Mentre in tutti gli altri casi il bagaglio, anche trolley piccolo, va in stiva pagando un costo aggiuntivo, che cambia a seconda del momento dell’acquisto, aumentando più tardi venga acquistato il servizio. Poi Wizz Air ha imitato Ryanair, sfruttando la nuova occasione.

Dagli accertamenti dell’Antitrust è risultato che le nuove regole sui bagagli a mano hanno portato ad una significativa riduzione dello spazio a disposizione in cabina, del 65% per Ryanair e del 52% per Wizz Air. Allo stesso tempo le compagnie utilizzano per il nuovo servizio a pagamento proprio lo spazio dedicato negli aeromobili al trasporto del bagaglio a mano grande: le cappelliere.

Dall’istruttoria è emerso che corrisponde alle abitudini di consumo della quasi totalità dei passeggeri viaggiare con un bagaglio a mano grande al seguito. Inoltre, il bagaglio a mano costituisce un elemento essenziale del servizio di trasporto aereo, ribadisce l’Antitrust, e il suo trasporto deve essere permesso senza sostenere alcun costo aggiuntivo.

Anche sulla base della normativa europea in tema di trasporto aereo, spiega l’Anitrust, i supplementi prevedibili ed inevitabili devono essere ricompresi nel prezzo del servizio base presentato sin dal primo contatto, pertanto non possono essere separati da questo con la richiesta di somme ulteriori.

Quindi, conclude l’Authority, con la richiesta di un supplemento variabile tra i 5 ed i 25 euro per il bagaglio a mano grande – a seconda delle diverse modalità di acquisto in fase di prenotazione, al check in ovvero al gate –  le due compagnie aeree hanno proceduto ad un aumento del prezzo del biglietto in modo non trasparente, scorporando dalla tariffa un servizio essenziale, prevedibile e inevitabile per la quasi totalità dei passeggeri. Pertanto, dalla nuova normativa sul bagaglio a mano deriva un inganno per i consumatori, conclude Antitrust, in quanto il prezzo da pagare alla fine del processo di prenotazione sarà quasi sempre superiore alla tariffa che viene presentata all’inizio del processo, quando avviene l’aggancio; inoltre si verifica l’alterazione del processo di comparazione con i prezzi degli altri vettori che invece includono il bagaglio a mano.

Ulteriori informazioni sul sito web dell’Antitrust.

Leggi anche –> Ecco il Video che mostra come aggirare Ryanair sul bagaglio a mano

A cura di Valeria Bellagamba

 

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