Matteo Salvini, ecco l’esito del voto sulla piattaforma del Movimento Cinque Stelle

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Conte, Salvini e Di Maio, processo in vista per la Diciotti © Getty Images

Agli attivisti del Movimento 5 Stelle è stato chiesto di esprimersi sulla concessione dell’immunità a Matteo Salvini sul caso Diciotti. Ecco qual è stato l’esito della votazione sulla piattaforma Rousseau: l’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini è stata negata dagli iscritti ai 5 Stelle. Ora dunque il partito di Di Maio si comporterà di conseguenza e salverà Salvini. 

Oggi lunedì 18 febbraio è un giorno fondamentale per il destino di Matteo Salvini e quello del governo Lega-5 Stelle. I vertici del partito fondato da Grillo, infatti, hanno deciso di chiedere ai propri votanti di esprimere un parere sulla questione Diciotti e relativa concessione di immunità al vice premier. Tale decisione è stata motivata dall’eccezionalità del caso: se solitamente l’M5S vota in maniera favorevole a tali richieste, in questo caso, trattandosi di un reato contestato nello svolgimento delle funzioni, la decisione da prendere è meno chiara, dunque ci si affida al volere dei votanti. Chiunque sia parte della base elettorale del Movimento, dunque, avrà la possibilità di esprimere il proprio volere sul blog del movimento dalle 10 alle 19 di oggi. Nel corso della giornata vi aggiorneremo su quelli che sono stati i risultati della votazione.

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Matteo Salvini: Caso Diciotti, autorizzazione a procedere, richiesta di immunità

La scorsa estate la nave della Guardia Costiera ‘Diciotti’ ha salvato in mare 177 migranti, tra i quali numerosi minorenni. Una volta fatti salire a bordo i migranti, la nave si è diretta al porto di Catania per eseguire le direttive legate agli accordi europei sulle zone SAR, che prevedono l’approdo al primo porto sicuro dopo un salvataggio in acque di competenza. Lo sbarco dei migranti, però, è stato congelato dal ministro dell’Interno, il quale in quel periodo era attivissimo nella lotta per la spartizione dei migranti tra i vari Paesi d’Europa.

Il divieto di sbarco è stato eliminato dal Tribunale dei Minori di Catania che ha concesso ai minorenni di essere accolti e visitati. A quel punto la Procura di Agrigento ha aperto un’indagine ai danni di Salvini con le accuse di sequestro di persona ed abuso d’ufficio. L’indagine è quindi passata al Tribunale dei Ministri di Palermo che l’ha poi affidata a quello di Catania per competenza territoriale. In quei giorni il vice premier aveva ostentato sicurezza dicendo che era pronto ad andare a processo, ma per qualche mese non si è saputo più nulla.

A fine gennaio il Tribunale dei Ministri di Catania ha decretato che ci fossero gli estremi per un processo ed ha chiesto al Senato l’autorizzazione a procedere. Trattandosi di un ministro, infatti, spetta al parlamento decidere se concedere o meno l’immunità parlamentare ed evitare che si vada a processo. In queste settimane ci sono stati numerosi scontri sulla questione: se da un lato Di Maio e Toninelli hanno difeso l’operato di Salvini, dall’altro alcuni membri del Movimento hanno espresso la volontà di concedere l’autorizzazione al tribunale. Affidare agli elettori la decisione è proprio un modo per appianare le divergenze e dare la responsabilità di un’eventuale mancata immunità al volere dei cittadini.

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