Nave Diciotti: il ministro Salvini sotto accusa, ma non cede

nave diciotto
(GIOVANNI ISOLINO/AFP/Getty Images)

Il caso della Nave Diciotti della Guardia Costiera: il ministro Matteo Salvini sotto accusa, ma non cede rispetto alle sue posizioni.

Si torna a parlare della questione sbarchi nel nostro Paese: una nuova crisi riguarda in questi giorni il caso della Nave Diciotti, che è di pertinenza della Guardia Costiera. Questa, infatti, da giorni è bloccata, senza la possibilità di far scendere i migranti, per decisione del ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Questi accusa l’Europa e gli Stati che promettono accoglienza ma non rispetterebbero i patti.

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Le polemiche sul caso della nave Diciotti

Salvini ha in particolare messo in evidenza che dei 450 migranti sbarcati a Pozzallo lo scorso luglio, solo 47 sono andati in Francia, nonostante tutte le promesse fatte in diverse sedi europee. Il ministro ha subito un duro attacco da parte del quotidiano francese ‘Le Monde’: “L’imbroglio non è finito per i 177 migranti del Diciotti, i cui passeggeri sono nuovamente ostaggi di un ricatto del ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini”.

Poi ancora: “Vuole sfruttare la stessa soluzione che era stata trovata per l’Aquarius. Sta moltiplicando le provocazioni nell’accoglienza dei migranti, in particolare quando minaccia di riportarli in Libia facendo finta di dimenticarsi della convenzione di Ginevra che lo vieta espressamente”. Durissimo anche l’intervento di Roberto Saviano: “Se questa situazione fosse effettivamente dovuta ad atti formali del ministero degli Interni (mi permetto di suggerirle di approfondire con attenzione questa circostanza), si saprebbe già sin da ora chi è il mandante di questo sequestro di persona ‘di Stato’ Ma se nessuno procede, ci troveremo al cospetto di una grave omissione di atti di ufficio”. Intanto un’inchiesta è stata aperta. La Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta per “conoscere il tentativo di ingresso” di migranti “avvenuto il 16 agosto scorso al largo dell’isola di Lampedusa, tratti in salvo dalla motonave Diciotti e ad oggi ancora ospitati sulla medesima motonave della Guardia Costiera”.

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