Salvini nazista spara in testa ai migranti, la vignetta di Repubblica fa discutere

(Repubblica)

La vignetta di Repubblica in cui Salvini spara in testa ai migranti sta facendo discutere.

In queste ore sta facendo molto discutere la vignetta critica disegnata da Bucchi e pubblicata a pagina 25 del quotidiano la Repubblica che dipinge Matteo Salvini come un novello Doctor Livingston che punta una pistola alla testa di un migrante che prova a guadare il fiume con tutti i suoi averi sul capo. Lo schizzo, arrivato a corredo di un articolo di critica sul nuovo governo in cui si accusa l’Italia di essere europeista a convenienza ha causato non poche polemiche in tutta la nazione ed ha fatto infuriare anche il vice premier che sul proprio profilo Twitter ha commentato la vignetta in questo modo: “Squallore incredibile. Che dite: iniziamo a querelare?”.

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Salvini, questione migranti: gli attacchi subiti 

La politica dura nei confronti dei migranti applicata da Salvini e Toninelli ha fatto discutere non poco nelle settimane precedenti. Quando l’Aquarius navigava ancora al largo delle nostre coste sono stati numerosi i sindaci delle città italiane ad offrire il proprio supporto ai migranti, esponendo di fatto il proprio dissenso alla linea dura del governo dinnanzi ad una situazione d’emergenza. Molto dura nei confronti del ministro dell’Interno è stata anche l’opinione pubblica con centinaia di manifestanti pronti a difendere i diritti dei migranti in mare.

Le critiche maggiori, però, sono giunte dal  Renzi che ha puntato il dito contro Salvini accusandolo di aver fatto un’operazione mediatica più che politica: “Salvini ha fatto il bullo con 629 rifugiati, dei poveri disgraziati. Ma non cambia nulla, è una colossale operazione di successo dal punto di vista mediatico: tanto di cappello, Salvini è stato come un bravissimo regista che ha fatto uno spot”. Le critiche non sono mancate nemmeno da parte della stampa, molto duro nei confronti del leader leghista è stato ad esempio Saviano che lo ha definito bandito, anche in quel caso il vice premier ha minacciato di ricorrere alla querela.

 

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