Omicidio-suicidio di Prato: parla il papà di Federico Zini

federico zini
(Instagram)

Omicidio-suicidio di Prato: parla il papà di Federico Zini, che oggi è stato interrogato e che alla stampa ha spiegato di non aver colto le avvisaglie del gesto del figlio.

Nella notte del 26 maggio, Federico Zini, ex calciatore di serie D, ha ucciso la sua ex fidanzata Elisa Amato con la quale aveva da poco concluso un’esperienza di convivenza. L’inchiesta è ora al vaglio delle procure di Prato e di Pisa.

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La ricostruzione dell’omicidio-suicidio di Prato

Sabato notte, con modalità che sono ancora da definire, Federico Zini, di 25 anni, ex calciatore del Tuttocuoio, ha ucciso l’ex fidanzata Elisa Amato, commessa di 30 anni, per poi togliersi la vita. I cellulari della vittima e dell’omicida sono stati sequestrati e sono ora al vaglio degli inquirenti di entrambe le Procure per comprendere come si siano svolte le dinamiche della tragedia.

L’omicidio è avvenuto, infatti, a Prato, dove la ragazza abitava, mentre il suicidio è accaduto più tardi a San Miniato, dove viveva Federico Zini, e dove entrambi i corpi sono stati ritrovati, nel parcheggio. I due ragazzi avevano da poco concluso un’esperienza di convivenza ma secondo la sorella di Elisa continuavano a vedersi, più che altro a causa dei pressanti pedinamenti di lui.

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Le parole del padre di Federico Zini

La sorella della vittima, stando a quanto da lei stessa dichiarato, aveva cercato di aiutarla a cogliere la gravità dell’insistenza del ragazzo ma purtroppo senza riuscire a salvarla. Per far luce sui fatti accaduti quella notte oggi è stato fissato l’interrogatorio del padre del ragazzo, Maurizio Zini, il quale ha dichiarato alla stampa, di non aver colto le avvisaglie di ciò che sarebbe accaduto ed ha inviato attraverso i giornali le sue scuse alla famiglia di Elisa.

Il padre di Federico ha dichiarato inoltre di non essere a conoscenza del fatto che il ragazzo fosse in possesso di una pistola, acquistata il 15 Maggio scorso, e che lo avrebbe salutato come sempre prima di uscire di casa dicendogli “ci vediamo dopo”. Restano certamente da capire molti dettagli di come questo tragico omicidio sia avvenuto ma il perché appare già tristemente evidente.

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