Prato: il calciatore Federico Zini uccide la ex e si suicida

Federico Zini
Elisa Amato e Federico Zini (Facebook)

Sconcerto per quanto avvenuto in Toscana, dove un giovane prima ha sparato alla sua ex fidanzata, poi si è tolto la vita. A lanciare l’allarme, nella notte, sono stati alcuni cittadini di Prato, che hanno sentito la coppia litigare e si sono preoccupati. Stando alla ricostruzione, il 25enne Federico Zini si è presentato sotto casa della ex compagna, Elisa Amato, quindi hanno litigato e l’avrebbe costretta a salire sull’auto di lei. I corpi sono stati trovati in un parcheggio a San Miniato, nel pisano, comune di residenza del giovane.

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Uccide la ex e si suicida: la ricostruzione

Sul caso indagano i carabinieri, anche se non sembrano esserci dubbi sul caso di omicidio-suicidio. Alcune testimonianze di cittadini di Prato hanno affermato che poco prima che l’auto partisse a folle velocità sono stati uditi dei colpi di arma da fuoco. Non sarebbe perciò da escludere che Federico Zini abbia ucciso la ex davanti alla casa di lei e col cadavere in auto si sia diretto verso San Miniato. Una volta scattato l’allarme, sul posto sono giunti i militari dell’Arma dei Carabinieri, che hanno chiesto informazioni e sono risaliti all’identità di Elisa Amato.

Quindi hanno scoperto vicino casa l’auto di Federico Zini ed è partita la ricerca anche nei comuni limitrofi. In mattinata, la scoperta dei corpi nell’auto della ragazza, posteggiata in un parcheggio a San Miniato. Tra Prato e San Miniato ci sono 50 km di distanza e tra le piste c’è quella che il 25enne abbia percorso la strada con il corpo della ex fidanzata privo di vita.

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Chi è Federico Zini, il calciatore che ha ucciso la ex e poi si è suicidato

Federico Zini è un calciatore professionista, attualmente tesserato con il Tuttocuoio: di ruolo attaccante, ha giocato in serie D col Riccione, prima di fare delle esperienze in alcuni campionati esteri. Infatti, il 25enne ha militato nella serie B maltese e in quella bulgara, quindi ha giocato in serie A nei campionati nazionali delle Filippine e della Mongolia. Nella sua carriera, ha subito anche un grave infortunio, che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per diversi mesi.

Lui ed Elisa Amato, insieme al fratello del calciatore, avevano anche fondato la onlus “Un Pallone Per Un Sorriso”, tramite la quale vengono raccolte e poi vendute le magliette dei calciatori professionisti e il cui ricavato, poi, viene interamente donato in beneficenza.

A cura di Gabriele Mastroleo

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