Guida di Lecce: alla scoperta delle bellezze della città

Guida di Lecce: alla scoperta delle bellezze della città Signora del Barocco. Tutte le informazioni utili.

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Guida di Lecce: alla scoperta delle bellezze della città (Anfiteatro romano di Lecce. Adobe Stock)

Il patrimonio urbano italiano è ricco di meravigliose città storiche piene di capolavori architettonici e bellezze artistiche. Qui vi portiamo alla scoperta di Lecce, con una guida dettagliata all’elegante città pugliese capoluogo del Salento e meraviglia del Barocco.

Lecce è la seconda città della Puglia per numero di abitanti e sorge nell’entroterra della Penisola salentina, praticamente al centro, a 12 km di distanza dalla costa del Mare Adriatico e a 35 km da quella dello Ionio. La città ha origini antichissime ed è una delle città d’arte più importanti d’Italia, conosciuta con il soprannome di “Signora del Barocco” per i suoi capolavori architettonici realizzati in questo stile. La ricchezza e la varietà di bellezze artistiche e testimonianze storiche, racchiuse all’interno della cinta muraria cinquecentesca, sono valse a Lecce anche l’appellativo di “Firenze del Sud“. Una città piena di meraviglie. Tutta da scoprire.

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La storia di Lecce

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Lecce, Piazza Duomo (iStock)

Le origini di Lecce risalgono all’età messapica, con i primi insediamenti fondati dalle popolazioni provenienti dall’Illiria, raggiungendo il periodo di maggiore sviluppo tra il VII e il IV secolo a.C. Secondo la leggenda, invece, la città sarebbe stata fondata nel 1.200 a.C. da Malennio, dopo la distruzione di Troia. Malennio introdusse la cultura greca e la città era chiamata Sybar. Dopo l’influenza greca, seguì il dominio romano con la conquista del Salento da parte di Roma nel III secolo a.C. Il nome della città messapica fu latinizzato in Lupiae. Con i romani il periodo di massimo splendore fu raggiunto con gli imperatori Marc’Aurelio e Adriano, quando Lecce fu dotata di un teatro e un anfiteatro ancora visibili.

Nel Medioevo, dopo razzie e saccheggi da parte degli Ostrogoti, rimase per cinque secoli sotto l’Impero Bizantino. Quindi dal VI secolo la città fu controllata da Saraceni, Greci, Longobardi, Ungari e Slavi. Fino alla conquista dei Normanni, alla fine dell’anno Mille, che fecero rinascere la città. A Lecce nacque anche l’ultimo re dei Normanni, Tancredi di Lecce. Quindi la città passò al regno di Federico II di Svevia e poi sotto gli Angioini. A metà del XV secolo la città fu assoggettata al Regno di Napoli e agli Aragonesi. Fu in questo periodo che conobbe il suo periodo di massimo splendore. Lecce era considerata la seconda città più importante del Regno, dopo la capitale Napoli.

Nei due secoli successivi, a Lecce furono realizzate importanti opere di urbanizzazione e furono costruire numerose chiese. L’imperatore Carlo V fece ricostruire il Castello medievale e l’imponente cinta muraria, elevando la città a capoluogo di tutta la Puglia. Fino al XVIII secolo si susseguirono i cantieri, con la realizzazione di numerosi edifici civili e religiosi e il fiorire di una vivace attività artistica che fecero di Lecce uno dei centri più importanti del barocco in Italia. La città in questo periodo assunse l’aspetto che ancora oggi la caratterizza.

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Guida di Lecce: dove andare e cosa vedere

Lecce, Duomo (Thinkstock)

Lecce è una città d’arte e storia con testimonianze molto importanti, che vanno dal periodo messapico a quello romano, medievale e soprattutto al barocco. È una delle città più importanti della Puglia e d’Italia per le sue bellezze artistiche e architettoniche. Le caratteristiche ornamentali e le decorazioni tipiche degli edifici realizzati in epoca barocca conferiscono un aspetto unico ai monumenti cittadini, grazie ad un raffinato lavoro di scultura e intarsio. Per questo motivo si parla di Barocco leccese riguardo ai capolavori della città.

Tra le opere di maggiore interesse ricordiamo il sontuoso Duomo di Santissima Maria Assunta, la Basilica di Santa Croce, con la monumentale facciata finemente scolpita, la chiesa di Santa Irene e una infinità di altre chiese ed edifici religiosi. Suggestiva la facciata di Palazzo dei Celestini, antico convento oggi sede della Prefettura. Da vedere anche il Castello di Lecce e le monumentali porte della Città Vecchia e le torri a difesa della città. La città ha anche un ricco patrimonio archeologico, con l’anfiteatro e il teatro romani, in pieno centro città.

La piazza più importante di Lecce e più raffigurata nelle cartoline è Piazza Duomo, un tempo era utilizzata come cittadella fortificata, oggi è il salotto elegante della città. La piazza è dominata dal Duomo, con l’alto campanile di cinque piani, e il perimetro disegnato dagli altri capolavori architettonici, il Palazzo Vescovile e il Palazzo del Seminario. Un luogo dalla scenografia unica.

L’altra piazza importante del centro storico è Piazza Sant’Oronzo, poco distante. Qui troviamo i monumenti che raccontano la storia di Lecce, con i resti dell’Anfiteatro, testimonianza dell’epoca romana, che in estate è utilizzato per le rappresentazioni teatrali, poi l’alta Colonna seicentesca, in cima alla quale svetta Sant’Oronzo nell’atto di benedire. Quindi il rinascimentale Palazzo del Seggio, noto come il “Sedile”, oggi sede di mostre d’arte, e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Vicino Piazza Sant’Oronzo si trova il Castello Carlo V o Castello di Lecce, una fortezza spartana dalle linee rigorose. Poco più a nord, su Via Umberto I sorgono la suggestiva Basilica di Santa Croce, uno dei massimi esempi del Barocco leccese, e l’adiacente Palazzo dei Celestini.

Da vedere anche l’imponente la Porta Rudiae, sormontata dalle statue di Sant’Oronzo, di Sant’Irene e San Domenico, e con due coppie di colonne ai lati dell’arco centrale. Da non perdere nemmeno i numerosi edifici religiosi, tra chiese e conventi.

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Guida di Lecce: cosa fare

Lecce, Castello Carlo V (Terrasque, CC BY-SA 3.0, Wikicommons)

Oltre alla visita alle bellezze storiche e artistiche della città, Lecce si presta anche alla scoperta del suo entroterra. Una piana popolata di ulivi e masserie storiche e altre vicine città e centri d’arte, dove ammirare altri capolavori del barocco e mura fortificate. Durante l’estate e fino al 26 agosto si svolgono le feste religiose in onore dei santi patroni della città: Oronzo, Giusto e Fortunato.

Guida di Lecce: informazioni pratiche

Ecco tutte le informazioni utili su quando andare a Lecce e come raggiungere la città salentina.

Quando andare

Il clima di Lecce è mediterraneo, con inverni miti ma estati molto calde. La città si può visitare tutto l’anno, ma è chiaro che nei mesi estivi, con le temperature vicine ai 40 gradi, diventa una fatica immane. Meglio scegliere le mezze stagioni. Tuttavia, se siete in vacanza al mare presso una delle località balneari delle coste salentine, non potete non fare un salto in città. Magari alla sera, per l’ora dell’aperitivo, quando la canicola è scesa e potete ammirare i capolavori del barocco alla luce del tramonto.

Come arrivare

 In aereo, Lecce è raggiungibile dall’aeroporto del Salento di Brindisi, a circa 45 km.

In treno, Lecce è la stazione terminale di numerosi collegamenti diretti con il centro e nord Italia. La compagnia regionale delle Ferrovie Sud Est collega la città alle principali località del Salento.

In auto, si esce dall’autostrada all’altezza di Bari e si prosegue lungo la Strada Statale 16 Adriatica, prendendo poi la SS 379 all’altezza di Fasano, in direzione di Brindisi, e poi da qui prendere la SS 613 fino a Lecce. Da Tarato, invece, si prende la SS 7 (Via Appia) fino a Brindisi e da qui proseguire per Lecce.

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Guida di Lecce: VIDEO

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