La spiaggia più bella del mondo è in Sardegna: il verdetto definitivo del 2025

La classifica internazionale premia un angolo selvaggio d’Italia, capace di superare le mete da sogno più celebrate.

Quest’anno una spiaggia in Sardegna si è guadagnata un posto tra le 50 più belle al mondo. E no, non stiamo parlando delle Filippine, né della Thailandia o della Polinesia Francese. A scalare la classifica è stata una perla italiana, selvaggia e silenziosa, che ha lasciato indietro mete da cartolina che sembrano irraggiungibili.

Cala Goloritzè sullo sfondo e scritta "Sardegna, la spiaggia più bella del mondo"
La spiaggia più bella del mondo è in Sardegna: il verdetto definitivo del 2025 – viagginews.com

Che la Sardegna fosse un paradiso terrestre lo sapevamo già. Ma questa volta c’è qualcosa in più: a dirlo è la classifica The World’s 50 Best Beaches del 2025, che conferma l’incanto dell’isola e la consacra tra i luoghi più spettacolari del pianeta. A fare la differenza è sempre lei: la natura. Quella potente, incontaminata, che in Sardegna si esprime al massimo. Acque turchesi, pareti di roccia scolpite dal tempo e un silenzio raro.

Certo, non tutte le spiagge dell’isola sono uguali. Alcuni luoghi hanno qualcosa in più. Basti pensare che questa spiaggia ha superato persino La Pelosa di Stintino – anch’essa in classifica – ma con una marcia in più. E ora viene spontanea la domanda: qual è questa spiaggia-capolavoro che ha messo d’accordo esperti e viaggiatori di tutto il mondo?

la spiaggia più bella del mondo nel 2025 è tutta italiana

La spiaggia più bella del mondo, incoronata dalla classifica internazionale The World’s 50 Best Beaches 2025, è Cala Goloritzè. Sì, proprio quella cala che sembra dipinta: ciottoli bianchissimi, acqua cristallina, e un fascino selvaggio che ha lasciato dietro giganti come Filippine, Thailandia, Polinesia e Seychelles.

Cala Goloritzè Sardegna
la spiaggia più bella del mondo nel 2025 è tutta italiana – viagginews.com

Ma il primato non arriva solo per l’estetica. Cala Goloritzè ha qualcosa che altre spiagge possono solo sognare: il potere di emozionare. Non a caso, nelle motivazioni ufficiali, si legge che questo angolo della costa orientale sarda “ha la capacità di stupire fin dal primo sguardo. Che si ammiri dall’alto o dalla battigia, con i piedi immersi nell’acqua, la sensazione è sempre mozzafiato”.

Certo, raggiungerla non è immediato, ma forse è proprio qui il suo segreto. Serve una passeggiata (semplice, ma immersa nella natura) o, via mare, bisogna lasciare la barca a 200 metri e proseguire a nuoto. Nonostante sia lontana da ombrelloni affollati e aperitivi rumorosi, resta una cattedrale naturale dominata da quel pinnacolo calcareo di 143 metri che la rende inconfondibile.

La spiaggia è rimasta autentica grazie a rigidi vincoli ambientali, anche grazie alla protezione ricevuta come monumento naturale già dagli anni Novanta. Come detto in precedenza, a fare compagnia alla regina del mondo, un’altra sarda: la Pelosa di Stintino, al 50° posto, elogiata per le acque turchesi e l’inconfondibile torre cinquecentesca. Insomma, due spiagge in classifica, una sola isola. E non poteva essere altrimenti.

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