Pensione da 1.000€ al mese anche senza contributi: ecco come fanno le casalinghe che non hanno la reversibilità

Molte persone stanno pensando a come ottenere una pensione dignitosa in un periodo economico incerto: il sistema che utilizzano le casalinghe (e non solo).

C’è una generazione silenziosa, fatta per lo più di donne, che ha passato la vita a lavorare senza timbrare un cartellino. Hanno cresciuto figli, accudito genitori anziani, fatto funzionare case come se fossero piccole imprese familiari. Ma al momento della pensione, lo Stato offre un assegno minimo. E poi c’è anche una parte d’Italia che ha lavorato tutta la vita, eppure all’INPS non risulta.

Collage salvadanaio, foglio con critto "pensione INPS", calcolatrice e scritta 1000€
Pensione da 1.000€ al mese anche senza contributi: ecco come fanno le casalinghe che non hanno la reversibilità – viagginews.com

Non stiamo parlando solo di casalinghe, ma anche di chi ha fatto turni infiniti in nero, di chi ha firmato contratti part-time da fame lavorando come se fossero full time, e di chi – magari solo alla soglia della pensione – ha scoperto che i contributi non sono mai stati versati. Hanno lavorato, sì. Ma sulla carta, non esistono.

E quando arriva il momento della pensione, si scopre di dover vivere con qualche centinaia di euro. Ma non è sempre così. Qualcuno riesce ad arrivare comunque a 1.000€ al mese, senza aver mai maturato una pensione vera perché si è mosso per tempo. La cosa interessante è che tutto questo è possibile.

Come ricevere 1000€ al mese di pensione grazie all’assegno sociale

Per chi si ritrova con una pensione minima o praticamente nulla, l’obiettivo diventa semplice nella teoria e complicato nella pratica: arrivare a 1.000€ al mese, mettendo insieme quel che passa lo Stato – assegno sociale o pensione INPS – con una pensione integrativa costruita per conto proprio.

Attenzione però a non superare i limiti di reddito, altrimenti l’assegno sociale salta. Se si affianca una pensione integrativa, bisogna stare sotto i 7.374,54€ lordi l’anno (14.749,08€ se si vive in coppia), altrimenti si perde tutto. E qui iniziano i problemi: se la rendita integrativa viene liquidata ogni mese, viene considerata reddito a tutti gli effetti. Se invece si incassa tutto in una volta, potrebbe non incidere subito.

Uomo che fa un calcolo della pensione. Primo piano di un salvadanaio
Come ricevere 1000€ al mese di pensione grazie all’assegno sociale – viagginews.com

E se un domani dovesse arrivare anche la reversibilità, cambia tutto: quella somma entra nei conteggi come reddito personale e può ridurre o far sparire del tutto l’assegno sociale. In pratica, ci si ritrova con una reversibilità modesta e senza più l’aiuto dello Stato. Il saldo? Spesso resta uguale, se non peggiore. Ecco perché ogni decisione – dalla forma della rendita al momento in cui si riscuote – va pensata prima, con lucidità e magari con una mano esperta.

Il punto è capire quanto serve per coprire quel buco di 500€ ogni mese. E per quanto tempo bisogna farsi il conto della serva.

La risposta non è di certo dolce, ma comunque concreta: servono almeno 90.000 o 100.000€ messi da parte in un fondo, se si vuole una rendita vitalizia da 500-550€ mensili a partire dai 67 anni. Detto così spaventa, ma chi inizia presto – a 35 o 40 anni – può farcela con 250-280€ al mese.

Chi parte tardi, invece, dai 50 in su, deve spingere: 400-500€ al mese. Ovviamente si può versare anche meno, ottenendo conseguentemente meno.

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