Viaggi low cost, nel 2025 l’assicurazione è valida solo in questi 7 casi

Anche i voli low cost possono beneficiare dell’assicurazione, ma prima di prenotare è bene sapere che la copertura si limita a 7 casi specifici.

Siamo tornati a viaggiare più di prima, ma sempre con l’occhio al portafoglio. Basti pensare che i dati dell’Eurostat, ci narrano che nel 2024 oltre il 60% dei viaggiatori europei ha scelto compagnie low cost per le proprie vacanze. Non solo per il volo: anche hotel, noleggi auto, pacchetti, tutto gira intorno alla formula più economica possibile. È il turismo smart, quello che cerca l’offerta giusta, il prezzo più basso, magari a discapito di qualche comfort. E fin qui, nulla di strano.

Illustrazione aereo in miniatura e clausola assicurazione sul biglietto aereo
Viaggi low cost, nel 2025 l’assicurazione è valida solo in questi 7 casi – viagginews.com

Il punto è che quando si viaggia a basso costo, qualcosa si taglia sempre. E spesso, senza nemmeno accorgercene, a saltare è l’assicurazione. Partiamo da un chiarimento importante: anche i voli low cost sono assicurati, come prevede la normativa europea in caso di ritardi, overbooking o cancellazioni. Ma quella è solo la base, il minimo garantito.

Quando si acquista un viaggio completo o si spuntano tariffe stracciate, le assicurazioni incluse – se ci sono – sono ridotte all’osso. Proprio per questo è fondamentale sapere in quali casi l’assicurazione dei viaggi low cost è valida, cosa copre e, soprattutto, cosa lascia fuori.

Assicurazione sui voli low cost: i 7 casi in cui è valida e come certificarli

Per capire cosa copre davvero un’assicurazione ‘light’, bisogna prima sapere cosa invece viene garantito normalmente nei viaggi non low cost, ovvero in quelle formule più complete o nei pacchetti di fascia alta.

Si parte dalla possibilità di annullare il viaggio con rimborso completo in caso di imprevisti documentati – come malattie, incidenti, lutti familiari – fino alla copertura sanitaria all’estero, spesso con massimali elevati e rientro d’urgenza incluso. Sono compresi anche i rimborsi per ritardi aerei, cancellazioni, overbooking, smarrimento del bagaglio, oltre a garanzie extra come l’assistenza legale e la tutela contro eventuali danni causati ad altri. In pratica, chi acquista un viaggio completo ha la certezza di essere seguito dall’inizio alla fine, qualunque cosa succeda.

Martello giudice, passaporto e aereo in miniatura
Assicurazione sui voli low cost: i 7 casi in cui è valida e come certificarli – viagginews.com

Con le formule low cost, invece, la situazione è ben diversa. L’assicurazione – se presente – si limita spesso a coprire solo questi 7 casi:

  1. Annullamento del viaggio per motivi gravi (malattia, lutto, danni alla casa), documentati.
  2. Interruzione anticipata del viaggio per emergenze familiari o sanitarie certificate.
  3. Emergenze mediche all’estero, ma con massimali limitati.
  4. Ritardo del volo (di solito superiore alle 3 ore), se certificato dalla compagnia.
  5. Cancellazione o overbooking, con documento ufficiale del vettore.
  6. Smarrimento o furto del bagaglio, con denuncia o PIR.
  7. Ricerca e soccorso in casi estremi, come incidenti in zone isolate (spesso su richiesta o con supplemento).

Tutto regolare, finché non arriva il momento di chiedere il rimborso. Perché senza documentazione ufficiale, anche la copertura più leggera diventa carta straccia. Serve sempre una prova: un certificato medico, una comunicazione scritta della compagnia, una denuncia alla polizia. Senza, l’assicurazione non paga. Insomma, non basta avere ragione, bisogna poterlo dimostrare.

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