Anche i voli low cost possono beneficiare dell’assicurazione, ma prima di prenotare è bene sapere che la copertura si limita a 7 casi specifici.
Siamo tornati a viaggiare più di prima, ma sempre con l’occhio al portafoglio. Basti pensare che i dati dell’Eurostat, ci narrano che nel 2024 oltre il 60% dei viaggiatori europei ha scelto compagnie low cost per le proprie vacanze. Non solo per il volo: anche hotel, noleggi auto, pacchetti, tutto gira intorno alla formula più economica possibile. È il turismo smart, quello che cerca l’offerta giusta, il prezzo più basso, magari a discapito di qualche comfort. E fin qui, nulla di strano.

Il punto è che quando si viaggia a basso costo, qualcosa si taglia sempre. E spesso, senza nemmeno accorgercene, a saltare è l’assicurazione. Partiamo da un chiarimento importante: anche i voli low cost sono assicurati, come prevede la normativa europea in caso di ritardi, overbooking o cancellazioni. Ma quella è solo la base, il minimo garantito.
Quando si acquista un viaggio completo o si spuntano tariffe stracciate, le assicurazioni incluse – se ci sono – sono ridotte all’osso. Proprio per questo è fondamentale sapere in quali casi l’assicurazione dei viaggi low cost è valida, cosa copre e, soprattutto, cosa lascia fuori.
Assicurazione sui voli low cost: i 7 casi in cui è valida e come certificarli
Per capire cosa copre davvero un’assicurazione ‘light’, bisogna prima sapere cosa invece viene garantito normalmente nei viaggi non low cost, ovvero in quelle formule più complete o nei pacchetti di fascia alta.
Si parte dalla possibilità di annullare il viaggio con rimborso completo in caso di imprevisti documentati – come malattie, incidenti, lutti familiari – fino alla copertura sanitaria all’estero, spesso con massimali elevati e rientro d’urgenza incluso. Sono compresi anche i rimborsi per ritardi aerei, cancellazioni, overbooking, smarrimento del bagaglio, oltre a garanzie extra come l’assistenza legale e la tutela contro eventuali danni causati ad altri. In pratica, chi acquista un viaggio completo ha la certezza di essere seguito dall’inizio alla fine, qualunque cosa succeda.

Con le formule low cost, invece, la situazione è ben diversa. L’assicurazione – se presente – si limita spesso a coprire solo questi 7 casi:
- Annullamento del viaggio per motivi gravi (malattia, lutto, danni alla casa), documentati.
- Interruzione anticipata del viaggio per emergenze familiari o sanitarie certificate.
- Emergenze mediche all’estero, ma con massimali limitati.
- Ritardo del volo (di solito superiore alle 3 ore), se certificato dalla compagnia.
- Cancellazione o overbooking, con documento ufficiale del vettore.
- Smarrimento o furto del bagaglio, con denuncia o PIR.
- Ricerca e soccorso in casi estremi, come incidenti in zone isolate (spesso su richiesta o con supplemento).
Tutto regolare, finché non arriva il momento di chiedere il rimborso. Perché senza documentazione ufficiale, anche la copertura più leggera diventa carta straccia. Serve sempre una prova: un certificato medico, una comunicazione scritta della compagnia, una denuncia alla polizia. Senza, l’assicurazione non paga. Insomma, non basta avere ragione, bisogna poterlo dimostrare.