Carnevale si festeggia non solo con maschere e feste: in Italia si mettono in tavola dolci e delizie regionali da leccarsi i baffi.
Il Carnevale è una delle feste più colorate, vivaci e attese dell’anno, celebrata in numerosi paesi del mondo con tradizioni che variano da luogo a luogo, ma che condividono l’essenza di un periodo dedicato al divertimento, alla trasgressione e alla sospensione temporanea delle regole quotidiane. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi, radicandosi probabilmente in antichi riti pagani legati ai cicli della natura e alla necessità di propiziarsi le divinità per garantire fertilità e raccolti abbondanti.

Con il passare dei secoli, il Carnevale ha saputo integrarsi nelle diverse culture assumendo significati e forme nuove, pur mantenendo il suo spirito originario di festa liberatoria prima dell’inizio della Quaresima cristiana. In Italia, ad esempio, ogni regione vanta la propria versione del Carnevale con maschere tipiche e eventi specifici: da Venezia con le sue eleganti maschere e i fastosi balli in costume d’epoca a Viareggio famosa per i suoi imponenti carri allegorici; da Ivrea con la storica Battaglia delle Arance a Putignano che detiene uno dei carnevali più lunghi ed estesi.
Oltre all’Italia, notevoli sono anche i carnevali di Rio de Janeiro in Brasile, noto per le sue sfilate spettacolari delle scuole di samba; quello di New Orleans negli Stati Uniti d’America con il celebre Mardi Gras; o ancora quello di Tenerife nelle Isole Canarie tra i più importanti del mondo spagnolo. Il denominatore comune è l’intento di lasciare alle spalle la quotidianità attraverso costumi stravaganti, parate sfarzose e balli fino all’alba: un momento in cui ogni persona può trasformarsi ed esprimere liberamente sé stessa al ritmo frenetico della musica e sotto una pioggia colorata di coriandoli.
Tour dell’Italia di Carnevale: i dolci regionali più famosi
L’Italia, con la sua ricca varietà culinaria, offre un viaggio sensoriale unico attraverso i suoi dolci e piatti tipici regionali di Carnevale. Questa festività, celebrata in tutto il paese con maschere colorate e sfilate allegre, è anche l’occasione per assaporare le prelibatezze che ogni regione propone, rendendo il Carnevale non solo una festa per gli occhi e lo spirito ma anche per il palato. In Veneto si trova il famoso “frittelle veneziane”, morbide palline di pasta lievitata fritte e spolverate di zucchero a velo o farcite con crema pasticcera. In Friuli Venezia Giulia i “crostoli” sono simili alle chiacchiere, ma più sottili e croccanti.

In Lombardia troviamo i “tortelli dolci”, ravioli ripieni di crema o marmellata, fritti e spolverati di zucchero. Proseguendo verso l’Emilia-Romagna, non si possono non citare le “castagnole”, piccole sfere dolci anch’esse fritte e arricchite talvolta da liquori che ne esaltano il sapore, e le sfrappole, strisce di pasta fritte, simili alle chiacchiere, ma più irregolari e rustiche.
Gli “arancini dolci” delle Marche sono delle palline di riso fritte e ricoperte di zucchero, simili alle castagnole.
In Toscana ci imbattiamo nei “cenci”, strisce di pasta dolce fritta che prendono nomi diversi a seconda delle aree (come “frappe” nel Lazio o “chiacchiere” in Lombardia), ma che mantengono quella irresistibile croccantezza esterna contrastata da un interno morbido. Sempre in Toscana troviamo il berlingozzo, una ciambella dolce a base di uova, zucchero e farina, spesso aromatizzata con semi di anice.
In Umbria la “cicerchiata” è un dolce a base di palline di pasta fritte e ricoperte di miele, a forma di anello o piramide. Nel Lazio troviamo i “cecamarini”, piccole palline di pasta fritte e ricoperte di miele, simili alla cicerchiata
In Campania poi, è d’obbligo fermarsi ad assaggiare le “chiacchiere”, servite qui sotto forma di nodi o intrecci e spesso accompagnate da un bicchierino di limoncello.
Non meno importante è la Sicilia con le sue “sfince” di San Giuseppe: soffici bignè fritti riempiti con ricotta zuccherata e decorati con canditi e scorzette d’arancia. Da non dimenticare la “pignolata”, un dolce a base di palline di pasta fritte e ricoperte di miele, a forma di pigna. In Sardegna le “cattas” sono ciambelle fritte, spesso ricoperte di zucchero o miele
Questo tour gastronomico del Carnevale italiano dimostra come ogni regione celebri questa festività non solo attraverso costumi ed eventi ma anche mediante la tavola, offrendo una gamma incredibile di sapori che riflettono la diversità culturale dell’Italia. È un viaggio tra tradizione ed innovazione dove antiche ricette si tramandano immutate o vengono reinterpretate dai cuochi contemporanei senza mai perdere quel legame profondo con la terra d’origine.