Italia come Andalusia, i 5 paesi bianchi più belli da vedere

Dove si trovano i paesi bianchi in Italia, le città tutte bianche. Un colpo d’occhio straordinario. Dove andare e cosa vedere

Un bianco accecante che si staglia fra l’azzurro del cielo e il verde della natura. Uno spettacolo da vedere da lontano, ma anche da vicino immergendosi in questo stupefacente candore. Sono queste le città bianche, piccoli centri interamente costruiti con calce – o marmo o pietra- per l’appunto bianco. Sono tipici dell’Andalusia, la regione a sud della Spagna, ma ce ne sono anche da noi. E la maggior parte si trovano in una zona ben specifica d’Italia: la valle d’Itria in Puglia.

Vedere i paesi bianchi è un’esperienza molto suggestiva e non riuscirete a non scattare foto in continuazione. D’altronde l’effetto ottico è davvero stupefacente. E poi questi paesi sono circondati da una natura lussureggiante. Alcuni sono sul mare rendendo lo stacco cromatico bianco delle case e blu del mare ancora più forte.

I paesi bianchi più belli d’Italia

In Spagna li chiamano pueblos blancos in Italia sono ovviamente i paesi bianchi. La scelta di questo colore per ogni edificio e per ogni particolare – dalle finestre alle scale – ha ragioni storiche e ambientali. L’Andalusia ad esempio è una regione molto calda e ci si accorse che le case pitturate di bianco restavano più fresche anche in piena estate.

In Italia la calce bianca, ampiamente utilizzata per le costruzioni nel Medioevo in Puglia, era scelta perché di facile reperimento. Ma quella calce locale aveva delle proprietà preziose. Tanto preziose che salvò la vita agli abitanti dei paesi bianchi pugliesi durante l’epidemia di peste.

Oggi visitare i paesi bianchi significa fare un salto in un luogo da sogno, fatato e particolarissimo. La maggior parte si trovano come abbiamo detto in Puglia, ma anche fuori da questa regione si può trovare qualche città bianca.

Ad Ascoli Piceno il travertino bianco venne utilizzato per molti edifici; a Siracusa in Sicilia venne utilizzata la la pietra giuggulena bianca che caratterizza il centro storico cittadino; Atrani sulla costiera amalfitana, piccolissimo borgo dove il bianco è stato utilizzato per molte case e strutture.

Ma l’effetto bianchissimo quello che salta agli occhi lo avrete davvero solo in Puglia. Fra i vari paesi bianchi – tra gli altri ci sono Ceglie Messapica, Martina Franca e Molfetta – ne abbiamo scelti 4+1 che a nostro avviso vi conquisteranno con il oro candore.

  • Ostuni
  • Locorotondo
  • Cisternino
  • Polignano a mare
  • Trani

Ostuni, la città bianca più bella d’Italia

Se c’è una città bianca è lei, Ostuni, in provincia di Brindisi. Il suo centro storico è interamente bianco, realizzato con la calce locale, e perfino le persiane delle case e le ringhiere delle scale sono bianche. E fu proprio l’uso della calce che preservò gli abitanti di Ostuni dalla peste nera del 1600. La calce infatti è ricchissima di proprietà disinfettanti e ciò evitò la diffusione del virus.

Con il sole che illumina le vie il colpo d’occhio è eccezionale. Un giro della città parte da Piazza della Libertà, il cuore cittadino dove affaccia il palazzo comunale, un antico monastero settecentesco. Girare fra i suoi vicoli è il modo migliore per conoscere Ostuni: sicuramente da non perdere le antiche mura aragonesi che ancora oggi circondando buona parte della città, la cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo e l‘Arco Scoppa che ricorda il ponte dei Sospiri di Venezia.
Per i fan di instagram fate una foto alla porta blu, una porta dipinta con i colori del mare che spica fra le bianche pareti. La porta è quella di un B&B, ma è diventata famosissima sui social.

Locorotondo, il paese bianco e tondo

Questo è uno dei borghi più belli d’Italia e della Puglia, un incanto tutto bianco e tondo. Già perché questo paesino nato nell’anno 1000 è a pianta circolare e concentrica ed è un dedalo delizioso di vicoli e piazzette. Sui balconi dalle ringhiere in ferro battuto cascate di fiori che colorano le bianche pareti e rendono davvero fatato questo posto.

Importanti edifici storici come Palazzo Morelli con il suo portale barocco, la settecentesca torre dell’Orologio, poi la Chiesa neoclassica di San Giorgio e quella romanica di Santa Maria della Greca. Poi scorci meravigliosi sul panorama circostante fra una casa e l’altra con le particolari abitazioni con tesso spiovente dette cummerse.

Cisternino, il borgo magico della Valle d’Itria

Preparetevi a strabuzzare gli occhi davanti a questo borgo eletto fra i più belli d’Italia. Un dedalo di stradine e vicoli fra case bianchissime e balconi in fiore. Cuore del borgo è Piazza Vittorio Emanuele, con i suoi tavoli e con la Torre dell’Orologio.

C’è poi la cinquecentesca Chiesa Madre di San Nicola e la Torre di epoca normanna. Ma per respirare a pieni polmoni affacciatevi dalla piazza Piazza Garibaldi per ammirare il paesaggio della Valle d’Itria e i trulli che spuntano qua e la. Il borgo è poi disseminato di murales, iscrizioni e altalene che rendono questo posto colorato e davvero da fiaba.

Polignano a mare, il bianco sul blu

L’effetto cromatico del bianco sul blu del mare è in questo piccolo centro è sbalorditivo. Polignano infatti si trova a strapiombo sul mare, su due speroni di roccia collegati dall’antico ponte borbonico. Le sue case bianchissime affacciano direttamente sull’acqua, passeggiando fra i vicoli gli scorci sul mare sono davvero mozzafiato. Girovagando nel centro storico vedrete chiese rinascimentali e la bella Cappella di Santo Stefano affacciata sul mare. Imperdibili poi le spiagge e le grotte alcune davvero imperdibili.

Trani, la bianca signora

La chiamano la perla dell’Adriatico e una volta arrivati si capisce subito il perché. Bianca, bellissima e raffinata. Trani è stata costruita con una pietra bianca calcarea locale regalando così un colpo d’occhio bellissimo ed elegante. La meraviglia la si raggiunge con la cattedrale di Trani, simbolo della città, che si trova sul mare. Un contrasto fra bianco e azzurro potentissimo.

C’è poi da girare tutto il borgo antico con le sue case bianche, gli edifici storici come Palazzo Surgo, Lopez e Covelli, le chiese e il quartiere ebraico Anticamente c’erano 4 sinagoghe poi trasformate in culto cristiano. La sinagoga Scolanova è stata recentemente riconvertita all’ebraismo, mentre la Sinagoga grande è oggi un museo. Immancabile una visita al Castello Svevo di Federico II che domina il mare: doveva infatti proteggere la città dalle incursioni dei nemici.

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