Austria: finisce il lockdown, tranne a Vienna e per i non vaccinati. Gli ultimi aggiornamenti.
Volge al termine il lockdown di 20 giorni che l’Austria aveva introdotto lo scorso 22 novembre per fronteggiare la forte impennata di contagi e il repentino aumento di ricoveri per Covid. Oggi domenica 12 dicembre scade il termine fissato dal governo e lunedì 13 dicembre il Paese riapre ma non dappertutto e soprattutto non a tutti.
Infatti, il lockdown continuerà per i non vaccinati, già introdotto da metà novembre, e durerà ancora un’altra settimana a Vienna. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Austria: finisce il lockdown, tranne a Vienna e per i non vaccinati
Tutti i negozi, di beni non essenziali, i ristoranti, gli hotel e i mercatini di Natale in Austria riapriranno lunedì 13 dicembre. Sarà il giorno del lento ritorno alla normalità dopo i venti giorni di lokdown generale per tutti a causa della recrudescenza della pandemia.
Comunque, il lockdown non terminerà ovunque allo stesso modo e non per tutti. Infatti, resterà per i non vaccinati che non potranno frequentare locali e luoghi pubblici non essenziali. Potranno solo andare al lavoro, con il pass con tampone negativo, andare al supermercato e in farmacia, per gli acquisti essenziali, e fare una passeggiata.
Il neo cancelliere austriaco, Karl Nehammer, ha affermato che chi si farà vaccinare uscirà dal lockdown.
Anche la capitale Vienna non uscirà subito dal lockdown. Il sindaco Michael Ludwig ha annunciato che i ristoranti e gli hotel riapriranno solo il 20 dicembre.
Poi dal 15 febbraio sarà introdotto in Austria l’obbligo vaccinale generale. Per chi non si vaccina sono previste sanzioni pesanti: una multa da 600 euro ogni trimestre, che potrà salire fino a 3.600 euro l’anno. Le sanzioni sono previste in un disegno di legge ancora discussione. Ormai è certo, tuttavia, che il Paese introdurrà l’obbligo vaccinale per tutti.
Nel frattempo, in Austria grazie al lockdown sono fortemente diminuiti i contagi, dal picco di 15.809 casi giornalieri del 19 novembre ai 4.460 casi dell’11 dicembre. Rimane ancora alto, invece, il numero dei ricoveri in terapia intensiva con 670 posti letto occupati, sopra il 30% dei posti disponibili (600), il numero più alto raggiunto nel 2021. Alto anche il numero dei decessi giornalieri, sopra i 60 e 70 negli ultimi giorni. Ricoveri e decessi sono sempre in ritardo di alcune settimane rispetto al picco delle infezioni.
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