Vuoi viaggiare seduto vicino tuo figlio? Sui voli low cost paghi! Enac indaga

Scandalo compagnie low cost, per viaggiare seduto vicino a un figlio si paga di più. Enac indaga. Cosa bisogna sapere.

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Per viaggiare seduti vicino ai figli si paga sui voli low cost. Scatta indagine dell’Enac (Foto Adobe Stock)

Si moltiplicano le offerte dei voli low cost per questa estate 2021 che dovrebbe vedere una decisa ripresa del turismo, dopo un anno e mezzo di pandemia, con i viaggi agevolati dalle vaccinazioni e dal rilascio del Green pass europeo. Non tutto è oro quel che luccica, però.

A fronte di un aumento di collegamenti e sconti, le compagnie low cost riservano delle spiacevoli sorprese ai viaggiatori. L’ultima in ordine di tempo è quella di far pagare su supplemento extra sul biglietto ai genitori che chiedono di viaggiare seduti vicino ai figli minori in aereo o alle persone con disabilità o ridotta mobilità che assistono.

Come sappiamo, sui voli low cost si paga un extra se si vuole scegliere il posto e si vuole stare vicino a qualcuno, amico, parente, conoscente. Questa regola, tuttavia, non dovrebbe valere per i genitori che viaggiano con figli minori di 18 anni o per i familiari con persone disabili.

Una regola che a quanto pare è disattesa da diverse compagnie aree, tanto che è scattata una indagine dell’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile.

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Per viaggiare seduto vicino tuo figlio devi pagare, scatta indagine Enac

In una nota l’Enac comunica: “Sono pervenuti reclami e segnalazioni da parte di passeggeri che hanno lamentato recenti disservizi da parte di compagnie aeree low cost in ordine, in particolare, alla procedura di assegnazione dei posti sull’aeromobile che non consentono ai genitori di sedersi accanto ai propri figli minori, né ai familiari di stare accanto a persone disabili e a ridotta mobilità, se non dietro pagamento di una tariffa aggiuntiva, a volte superiore al costo del biglietto aereo”.

A seguito di queste segnalazioni, l’Enac “ha deciso di avviare un’attività volta a verificare l’applicazione delle suddette pratiche commerciali al fine di garantire la tutela del passeggero, nel rispetto delle ragioni di sicurezza aerea. Ciò al fine di assicurare la dignità, il diritto alla salute, alla sicurezza e alla incolumità del passeggero che la pratica tariffaria aggressiva dei vettori in questione rischia di compromettere con una offerta non adeguata ed elusiva dei diritti dei passeggeri”.

Una volta che le indagini dell’Enac saranno concluse, “se le denunce dei passeggeri troveranno conferma, il direttore generale adotterà, con i poteri d’urgenza che gli competono, i necessari provvedimenti, conclude la nota dell’ente.

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