Covid, fino a quando durerà il coprifuoco in Italia?

Covid, fino a quando durerà il coprifuoco in Italia? Le ipotesi per i prossimi mesi.

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Coprifuoco, notte (Foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay)

Il governo ha annunciato una serie riaperture in anticipo per il prossimo 26 aprile. Diverse attività, a cominciare da bar e ristoranti, potranno aprire nuovamente al pubblico con la reintroduzione anticipata della zona gialla che l’ultimo decreto aveva sospeso fino al 30 aprile.

Il calo dei contagi, l’avanzamento della campagna vaccinale e l’arrivo del caldo, che agevolerà le attività all’aperto, hanno spinto il governo a un allentamento anticipato delle restrizioni, con l’introduzione di un calendario di aperture graduali fino all’estate. Si vuole dare un segnale di fiducia ai cittadini e alle attività economiche.

Rimarrà comunque il sistema della ripartizione a colori delle Regioni e delle Province autonome, con la possibilità dunque di chiusure se una zona dovesse tornare rossa. Comunque, mentre si programmano le riaperture, il governo sta mettendo a punto un pass che consenta lo spostamento tra Regioni di colore diverso (dal 26 aprile tornerà solo quello che tra Regioni gialle) e l’accesso a determinati luoghi e grandi eventi.

Invece, sarà ancora in vigore il coprifuoco notturno dalle 22.00 alle 5.00 del mattino. Anche in quelle zone dove sarà consentita la riapertura dei ristoranti a cena. Non si conosce ancora per quanto tempo ancora sarà vietato alle persone di uscire di casa in quella fascia oraria, se non per motivi di lavoro, salute o necessità. Nel governo, tuttavia, si sta discutendo sul mantenimento del provvedimento. C’è chi ne propone direttamente la cancellazione e chi invece la riduzione di orario, spostando più avanti l’inizio serale, magari di un paio d’ore, fino alle 24.00 per consentire una più lunga apertura ai ristoranti alla sera. Ecco cosa bisogna sapere.

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Covid, fino a quando durerà il coprifuoco in Italia?

In questi giorni, il governo sta lavorando alle norme del nuovo decreto legge che introdurrà un allentamento progressivo delle restrizioni per il contenimento della pandemia di Covid-19, con nuove aperture dal 26 aprile all’estate. L’approvazione del decreto è prevista a metà settimana, tra mercoledì 21 e giovedì 22 aprile. Intanto si susseguono le riunioni di lavoro tra ministri del governo Draghi, Regioni ed esperti del Comitato tecnico scientifico.

Sebbene il calendario delle riaperture sia già stato stabilito, con le date annunciate dal governo nella conferenza stampa del 16 aprile scorso, restano da definire gli ultimi elementi e le nuove regole di sicurezza.

Abbiamo detto che resterà ancora in vigore il coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00, anche se non si conosce ancora fino a quando. Alcune forze politiche all’interno del governo, tuttavia, stanno premendo per la sua rimozione o almeno per lo spostamento un’ora in avanti dell’inizio, alle 23.00. Questa modifica permetterebbe ai ristoranti che potranno aprire alla sera di chiudere più tardi e avere una fascia oraria più lunga per ricevere i clienti.

La Lega propone questo spostamento dell’orario di inizio già da metà maggio. Secondo le indiscrezioni di stampa, tuttavia, è molto difficile che questa proposta si accolta. Mentre sembra più probabile che il coprifuoco resterà ancora dalle 22.00 almeno fino a giugno. Dopo? Le opzioni sono due: o l’inizio sarà posticipato di un paio d’ore, alle 24.00, per permettere alla gente di uscire alla sera e ai bar e ristoranti di stare aperti più a lungo (è un’ipotesi) o verrà completamente abolito.

Le ipotesi per il futuro

Sicuramente, sarà molto difficile tenere le persone chiuse in casa in estate dalle dieci di sera, in una stagione in cui cominciano le uscite serali estive e in cui il clima non invoglia certo a stare chiusi dentro casa. Finora l’inverno e poi una primavera molto fredda hanno dato una mano a tenere la gente dentro casa, con l’avanzare della bella stagione, e soprattutto con i locali aperti alla sera, sarà sempre più difficile.

Aspettiamo, dunque, i futuri sviluppi. Molto dipenderà dall’andamento della curva dei contagi.

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Roma
Colosseo di notte, Roma (iStock)
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