Regioni, i colori cambiano da martedì 30 marzo: cosa succederà

L’ordinanza del Ministro della Salute Speranza era entrata in vigore il 15 marzo, con 15 giorni di validità. Da martedì 30 cambiano i colori. 

L’ordinanza emanata dal Ministro della Salute Roberto Speranza è entrata in vigore il 15 marzo scorso ed ha validità di 15 giorni, provocando lo slittamento di un giorno rispetto al passato. Le cose potrebbero cambiare a breve.

I colori delle Regioni cambieranno martedì 30 marzo, in quanto l’ordinanza del Ministero della Salute Roberto Speranza, che è entrata in vigore il 15 marzo con durata di 15 giorni di validità e quindi ha provocato lo slittamento di un giorno rispetto al passato. Ciò vuol dire che le Regioni rosse passeranno all’arancione, con la conseguente riapertura delle scuole e dei negozi, compresi i centri estetici e i parrucchieri. Il cambio di fascia arriverà probabilmente nel Lazio e nel Veneto. La conferma dei cambiamenti di fascia arriverà con il monitoraggio di venerdì.

LEGGI ANCHE -> Vaccino Covid, c’è la svolta: in arrivo 330mila dosi Moderna alle Regioni

LEGGI ANCHE -> Vaccini, ispezione dei Nas al centro di produzione di Anagni

Regioni, da martedì 30 cambia tutto: cosa succederà in Italia

Sarà il Ministro della Salute Roberto Speranza che, in seguito al monitoraggio di venerdì, stabilità le successive ordinanze. Le Regioni che da rosse passeranno in arancione saranno molto probabilmente il Lazio e il Veneto, mentre per la Lombardia e il Piemonte si prospetta ancora la zona rossa. Sabato 3 Aprile, invece, tutta Italia tornerà rossa per il lockdown di Pasqua, dunque i negozi potranno essere aperti da martedì a venerdì, per quattro giorni.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI!

Le scuole riapriranno soltanto martedì e mercoledì, in quanto da giovedì inizieranno le vacanze di Pasqua. Per il decreto che entrerà in vigore dal 7 Aprile, i ministri sostengono la linea del rigore e chiedono un altro mese di divieti eliminando la fascia gialla. La loro istanza sarà difficilmente accolta, poiché per le aree dove i numeri di contagio sono più bassi, si pensa di riaprire bar e ristoranti a pranzo ma solo fino alle 15 o alle 16, evitando l’orario dell’aperitivo.

Impostazioni privacy