Viaggi in auto e Coronavirus: come cercare di ridurre il rischio di contagio

Viaggiare in auto in sicurezza al tempo del Coronavirus. Come ridurre il più possibile il rischio di contagio?

Come ridurre il rischio di contagio durante un viaggio in auto
Viaggio in auto – AdobeStock

Una delle domande che ci siamo posti maggiormente in questo periodo di emergenza da Coronavirus è: come ci si contagia? Quali sono le situazioni o i luoghi dove il rischio di entrare a contatto con il virus è più alto? La risposta sembra essere solo una. I luoghi chiusi con scarso ricambio d’aria. Ovviamente, stando a questa indicazione l’automobile è sicuramente una situazione a rischio se si viaggia per lungo tempo senza mascherina e senza ricambio d’aria.

Perché l’auto è pericolosa per il Covid?

Secondo svariate ricerche scientifiche, come riporta Focus, in auto il rischio di diffusione del Covid sembra essere elevato. Pare che in circa mezz’ora di auto in auto c’è uno scambio di aerosol molto più elevato che in una stanza. Fortunatamente però bastano poche accortezze per ridurre notevolmente il rischio di contagio.

Lasciare i finestrini aperti

Grazie ad uno studio comparso sulla rivista specialistica Science Advances è emerso che in auto, per via dello spazio ridotto, anche se entrambi i passeggeri indossano la mascherina, se si tengono i finestrini chiusi sembra che circa l’8% delle particelle di aerosol riesca a raggiungere l’altro occupante dell’abitacolo.

Se invece si lasciano tutti i finestrini aperti fortunatamente solo lo 0,2 e il 2% di aerosol riesce a raggiungere l’altro. Ecco allora che favorire la ventilazione riduce le occasioni di contagio. Il top, sarebbe che i due passeggeri presi ad esempio, uno davanti uno dietro, aprano entrambi il finestrino opposto a dove sono seduti. Questo pare che vada a creare una sorta di barriera invisibile fatta di correnti d’aria che spazza via il droplet.

noleggiare un'auto per l'estate 2020
Pixabay

Ovviamente restano più che cruciali tutte le indicazioni di distanziamento sociale e di protezione individuale con le mascherine che ormai abbiamo imparato a conoscere. Si aggiunge però un piccolo aiuto in più, ossia il ricambio d’aria che aiuta ad eliminare un gran numero di potenziali particelle d’aria infette.

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