Entrato nel Guinness dei primati nel 2003, morto l’ex bambino più pesante del mondo: aveva 21 anni e faceva il lottatore di sumo.
Il lottatore di sumo russo Dzhambulat Khatokhov, entrato nel Guinness dei primati come il bambino più pesante del mondo nel 2003, è morto all’età di 21 anni. Lo rendono noto le autorità sportive russe, che hanno raccontato la sua particolare vicenda. Si tratta di una vicenda di grande riscatto.
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Il quotidiano Komsomolskaya Pravda ha riferito che Khatokhov aveva sofferto di problemi ai reni. Betal Gubzhev, capo dell’organismo che governa il sumo wrestling nella regione meridionale di Kabardino-Balkaria, ha annunciato ieri la morte di Khatokhov su Instagram.
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Dzhambulat Khatokhov, ex bambino più pesante del mondo: il suo dramma
Non sono state però rivelate le cause del suo decesso: quindi non vengono né confermate né smentite le indiscrezioni di stampa sulle condizioni di salute del giovane lottatore di sumo, la cui infanzia è stata sicuramente molto particolare. Quando era appena un bambino di due anni, Khatokhov pesava circa 34 chilogrammi e pesava circa 180 chilogrammi quando aveva 13 anni, secondo i media russi.
Insomma, sicuramente il suo metabolismo era molto particolare, ma non ha mai smesso di portare avanti la sua battaglia per perdere peso. Nell’agosto 2017 Dzhambulat pesava 230 kg e ha deciso di perdere peso. Il suo obiettivo era perdere fino a 120 kg. A 18 anni, aveva perso 54 kg e pesava 176 kg, raggiungendo questo obiettivo insieme all’allenatore Yusif Nurullaev. I suoi sforzi per perdere peso sono stati possibili anche grazie al continuo esercizio fisico. Purtroppo, i suoi problemi di salute lo hanno comunque portato al decesso.